La particolare storia di "You Can't Hurry Love"

Un doppio significato per la canzone delle Supremes e della cover di Phil Collins.

20 Luglio 2021

Chi se lo sarebbe mai aspettato, ma anche "You Can't Hurry Love", grandissimo successo del 1966 delle Supremes, riportata in auge nel 1982 da Phil Collins, ha un doppio significato. E ci è stato spiegato da uno dei suoi autori.

Le Supremes, formate da Diana Ross, Florence Ballard e Mary Wilson, sono state uno dei gruppi più di successo negli anni Sessanta. E insieme a loro lavoravano anche i tre autori più famosi di quegli anni: Brian Holland, Lamont Dozier e Eddie Holland, che nei crediti delle loro canzoni vengono riportati come Holland-Dozier-Holland. 

Ed è stato proprio Dozier a raccontare la particolare storia dell'origine di "You Can't Hurry Love", durante un'intervista con Performing Songwriter: "Era una cosa gospel che si inventò Brian. Scrisse la melodia ed Eddie trovò il titolo. È un termine che usavano i nostri nonni. In altre parole, non affrettare le cose, sei tanto giovane."

Ma la vera peculiarità arriva con la decisione del titolo: "Abbiamo usato la parola 'love', ma intendevamo dire di prendere il tuo tempo, sentire la tua direzione, scoprire dove stai andando, studiare di più il terreno prima di precipitarti in un luogo sconosciuto. Non si può affrettare nulla. Penso che stessimo cercando di ricostruire "Come See About Me"".

Nonostante le indecisioni sul titolo e il significato che ne avrebbe dato il pubblico, il pezzo fu un enorme successo, proprio come anche "Come See About Me", tanto che, nel 1982, Phil Collins decise di crearne una cover per il suo secondo album da solista "Hello, I Must Be Going!".

Webradio

Radio Monte Carlo sempre con te

Disponibile su