04 Gennaio 2019
Ed Sheeran dovrà difendersi in tribunale dall’accusa di plagio. Il giudice di New York Louis Stanton ha infatti deciso che il cantautore britannico e gli eredi di Ed Towsend dovranno vedersela in tribunale e giudicati da una giuria.
Stanton infatti ha rigettato la richiesta dei legali di Sheeran di archiviare la causa promossa dai legittimi eredi di Ed Towsend, produttore e co-autore insieme a Marvin Gaye di “Let’s get it on”. Secondo loro infatti il brano “Thinking out loud” di Sheeran, brano del 2014 contenuto nell’album “X”, avrebbe troppe analogie in comune con la canzone di Gaye del 1973.
Come si legge sulla stampa statunitense il giudice Stanton ha preso questa decisione in quanto i due brani hanno delle similitudini «nella linea di basso e nelle parti di percussioni».
Ed Sheeran non ha ancora commentato la notizia ma già in passato si era dichiarato estraneo al plagio. Anzi, il cantautore sostenne che la sua “Thinking out loud” avesse una impronta «austera e malinconica» mentre la canzone di Marvin Gaye fosse invece un «inno sessuale».
Questione di punti di vista? Può darsi ma ora spetterà al tribunale decidere sulle sorti della vicenda. “Thinking out loud” sta creando diversi problemi a Sheeran. Oltre alla causa intentata dagli eredi di Ed Towsend infatti il cantautore si sta difendendo da un’altra accusa, quella di aver violato i diritti d’autore sempre di “Let’s get it on”. A fargli causa per 100 milioni di dollari è stata la società Structured Asset Sales LLC, che detiene un terzo dei diritti del brano.
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