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È arrivato Livia, il dispositivo che "spegne" i dolori mestruali

Niente pastiglie, niente effetti collaterali. E si porta in borsa.

09 Giugno 2016

Quante volte, in preda ad agonie e contorcimenti, hai desiderato che una bacchetta magica ponesse fine alle tue immeritate sofferenze? Ecco, una bacchetta magari no, ma un dispositivo ad elettrodi esisterà presto. Si chiama Livia, è grande quanto una scatoletta e promette di farci stare bene. La campagna su Indiegogo si è conclusa con un plebiscito: raccolto quasi il 1340% della somma necessaria. Ma come funziona questa lampada magica?

La teoria del cancello.

Volgarmente: la legge del male minore. Messa a punto da Ronald Melzack e Patrick Wall negli anni Sessanta, la "Gate Control Theory" individua - semplificando - due tipologie diverse di dolore, riconducibile a due fibre nervose: le fibre larghe, che non percepiscono il dolore, e le fibre sottili, che invece ci fanno avvertire il dolore. Se prevale l'attività delle fibre larghe, la percezione del dolore sarà attenuata (cancello chiuso), mentre se prevale l'attività delle fibre sottili, il dolore sarà acuto (cancello aperto). In parole povere, è il principio secondo cui, quando sbattiamo la testa, istintivamente la strofiniamo: stiamo cercando di ingannare il nostro cervello.

Quindi?

E quindi Livia sfrutta questo principio a suo favore: lo indossate, posizionate i due elettrodi dove avvertite i crampi e il dispositivo emetterà degli impulsi, "distraendo" il vostro cervello dal dolore acuto. Si ricarica come una chiavetta USB e funziona per 15 ore consecutive.

Sicuro e drug-free.

Livia è stato testato su 163 donne, con risultati positivi. Non presenta effetti collaterali ed è totalmente privo di medicinali. Non interferisce con il ciclo e si può indossare sotto ai vestiti. Quanto costa la lampada magica? 149 dollari. Come si dice, basta che funzioni!

E se non siete ancora convinte, date un occhio allo spot (in inglese): è divertentissimo.

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