21 Gennaio 2021
E' un borgo di suggestivo incanto, arroccato su uno sperone di roccia tra le valli del Fossato del Rio Torbido e del Fossato del Rio Chiaro, al confine tra Lazio e Umbria. E' Civita di Bagnoregio, le cui origini risalgono addirittura la periodo etrusco. Il borgo, di aspetto medievale, è minacciato dall'erosione e dal continuo spopolamento e per questo è stato definito "la città che muore", con grande dolore di tutte le persone a cui stanno a cuore la bellezza e il patrimonio artistico italiano.
Adesso, a salvare la città che muore potrebbe essere la sua candidatura a Patrimonio UNESCO. Il Consiglio Direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco ha infatti scelto il paesaggio culturale di Civita di Bagnoregio per la candidatura italiana da presentare al Comitato del Patrimonio Mondiale nel 2022.
Una speranza di rinascita che è stata così salutata dal Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo Dario Franceschini: «La candidatura di Civita di Bagnoregio è il giusto riconoscimento della sinergia tra i diversi attori del territorio, tra pubblico e privato, per il conseguimento del primo, importante passo verso l’iscrizione di questo sito straordinario nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco. Ora è importante che il lavoro condiviso fin qui prosegua fino al raggiungimento del risultato, che premia un paesaggio culturale di enorme valore e bellezza».
(Foto di Jörn van der Schaaf da Pixabay)
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