L'affascinante borgo medievale abbandonato da un secolo rinasce a nuova vita!

La rinascita del borgo medievale di Ghesc: grazie a un gruppo di studenti è stata riportato alla luce questa meraviglia nascosta.

29 Maggio 2020

La rinascita del borgo medievale di Ghesc: abbandonato da 1 secolo ora ha una nuova vita

L'Italia nasconde tanti piccoli gioielli: tra arte, cultura, architettura, il Bel Paese ha la caratteristica di stupire sempre. Esistono dei tesori nascosti, che non conosce nessuno e che sono stati abbandonati tanti anni fa. È il caso di Ghesc, un borgo medievale che sorge in Val D’Ossola, in Piemonte. Tutto è stato possibile grazie all'amore e alla passione per il territorio di una coppia, Maurizio Cesprini e Paola Gardin. Attraverso la loro Associazione Canova e insieme a un gruppo di studenti, i due hanno dato una seconda vita a questa meraviglia architettonica, abbandonata più di un secolo fa

L'opera dell'Associazione si è concentrata nella creazione di un villaggio laboratorio, e ha piano piano costruito le basi per un restauro e un ripopolamento del luogo, sempre rispettando la natura e il territorio circostante. L'obiettivo è quello di contribuire alla salvaguardia del nostro patrimonio, grazie ad attività formative, divulgative e artistiche.

Tutto è cominciato nel 2007, Maurizio e Paola hanno acquistato una casa del paesino (in tutto ce ne sono 8). L'hanno sistemata e restaurata, recuperando il materiale antico presente nell'abitazione e aggiungendo pezzi sostenibili. Nel 2012, la coppia si è trasferita nel borgo di Ghesc e la sua casa ha vinto anche alcuni riconoscimento in ambito di costruzioni sostenibili sulle Alpi. 

Nel 2010, la coppia, grazie alla sua Associazione, ha iniziato a ospitare studenti dal tutto il mondo organizzando workshop, al fine di recuperare tutte le costruzioni del paesino. Da una parte, i ragazzi hanno potuto acquisire le tecniche di ristrutturazione degli edifici in pietra, come si faceva una volta, dall'altra sono stati gli artefici della rinascita del borgo. Ogni anno vengono organizzati eventi e ritrovi in quello che si può definire un grande laboratorio a cielo aperto.

In merito al recupero del patrimonio storico-artistico della Penisola, si è espresso anche il Presidente della Repubblica: "È necessario approntare politiche attive per evitare che si spopolino borghi e paesi, perché l’abbandono di questi rischia di provocare squilibri nei territori, fratture nella società e un grave impoverimento dell’ambiente, i cui danni si ripercuoterebbero ovunque. La montagna è una straordinaria ricchezza del Paese, alimenta la nostra cultura, è un tratto distintivo della nostra stessa identità. Occorre affrontare con determinazione i problemi dei cittadini e delle comunità che vivono nei territori di montagna, spesso lontano dalle grandi arterie di comunicazione, talvolta sfavoriti da servizi meno accessibili o più difficilmente disponibili".

(Foto Getty Images)

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