12 Settembre 2019
Sono sospesi tra storia e leggenda gli affascinanti giardini di Pantelleria, che punteggiano di vivaci macchie cromatiche, tra il nero della pietra lavica, il verde intenso degli alberi e i colori squillanti degli agrumi.
Si tratta di muretti circolari che circondano singoli alberi di agrumi, detti giardini perché "jardinu", nel linguaggio locale indica il recinto. Il muretto protegge la pianta dal vento dell'isola, dalla salsedine e dalla siccità, perché trattiene al suo interno l'umidità della notte.
L'origine di questi giardini è antichissima: si fa infatti risalire ai Sumeri, nel terzo millennio a.C. Nella tradizione popolare, questi recinti rappresentano il grembo materno, spazio che protegge il bambino così come il muretto protegge l'albero.
Questi giardini panteschi sono circa 500 e hanno forme diverse: circolari, rettangolari, pentagonali. Tra i più belli c'è quello situato di Contrada Khamma, che la cantina siciliana Donnafugata ha regalato al FAI. Sorge tra vigneti coltivati a zibibbo, è alto 4 metri e ha un diametro di 11 metri. Al suo interno si trova una pianta di arancio dolce della qualità "Portogallo".
(Foto Getty Images)
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