A Wimbledon torna un Borg. Ma non è il celebre Bjorn: si tratta del figlio!
A 41 anni di distanza dalla leggendaria finale contro McEnroe, un nuovo Borg calca i campi di Wimbledon. E' Leo, figlio del campione
Il 5 luglio del 1980 a Wimbledon va in scena una finale diventata un simbolo del tennis: da una parte c’è Bjorn Borg, che sull’erba inglese ha già vinto 4 volte, dall’altra c’è John McEnroe, due facce di una stessa medaglia che più diverse non si può. Un match epico vinto dallo svedese, lo statunitense farà suo il prestigioso torneo l’anno dopo.
Ora, a quasi 41 anni esatti di distanza da quella partita il tabellone di Wimbledon vede il nome di Borg ancora protagonista. No, non è chiaramente Bjorn, che ha un po’ troppe primavere sulle spalle, ma il figlio Leo, 18enne da un paio di mesi scarsi.
E va pure detto che stiamo parlando di Wimbledon Junior, il torneo riservato ai più giovani, dove lo svedese è testa di serie numero 14.
Leo sembra avere preso dal padre ed è uno che sta con i piedi ben piantati per terra, a cui i riflettori e le telecamere non sembrano piacere un granché: “Essere a Wimbledon è sempre speciale. È molto bello per me essere a Londra e sentire che forse, un giorno, potrei tornare qui come mio padre. Mi ha augurato buona fortuna, lascia fare al mio allenatore le cose che devono fare gli allenatori, non si intromette mai. Mi ha detto di divertirmi e basta. Non penso molto alla pressione del mio cognome. Faccio le mie cose e seguo il mio percorso”.
Leo probabilmente lo avete già visto, anche se forse non sapevate che era lui: nel film “Borg vs McEnroe” (che racconta proprio il match di cui avete letto poco fa) del 2017 è infatti lui a interpretare il padre in giovane età.
(Foto Getty Images)