24 Aprile 2017
Nel mondo dello sport e dello spettacolo i rituali pre-gara o pre-esibizione sono molto diffusi. Due esempi su tutti: la tennista Serena Williams fa rimbalzare la palla cinque volte quando deve effettuare il primo servizio e due volte al momento del secondo, mentre la cantante Beyoncé Knowles, nell’ora che precede ogni suo concerto, ascolta sempre le stesse canzoni, poi esegue una precisa sequenza di allungamenti muscolari, infine si dedica alla meditazione. Ma non si tratta di manie da star. Non sono inutili perdite di tempo. Secondo un recente studio dell’Università di Harvard, i rituali servono effettivamente a ridurre l’ansia prima di una prestazione e quindi potrebbero essere utili a chiunque debba affrontare eventi che provocano tensione e inquietudine. Rispetto ad altre strategie anti ansia - come mettere per iscritto le proprie emozioni negative – il vantaggio dei rituali è che sono facili e veloci da attuare.
Sabrina Barbieri
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