RMC DOC- Starbene
16 Dicembre 2016
Per la prima volta dopo alcuni secoli in Italia l'aspettativa di vita media si è accorciata. Non abbiamo perso tanto: giusto 4 mesi. Ma i nati nel 2015 vivranno meno dei nati nel 2014 e, dopo centinaia di anni di crescita continua, non è un fatto di poco conto. Questo dato dà un calcio nei denti a quegli inguaribili ottimisti che - di fronte a chiari segnali di decadimento della qualità della vita (inquinamento, cibi spazzatura, sedentarietà, abuso di farmaci, obesità dilagante) - continuavano a recitare a cantilena che "in fondo la vita continua a diventare più lunga, nonostante tutto..".
La vita non si è allungata grazie a merendine zuccherate e a tachipirine, ma per effetto di un miglioramento generale della pubblica igiene, di un'alimentazione più abbondante, di una vita lavorativa meno usurante, di maggiori conoscenze culturali e di un supporto sociale sempre maggiore. Oggi gli effetti del cibo spazzatura (che genera diabete, cancro, malattie autoimmuni), dell'inquinamento, della sedentarietà e dell'abuso di farmaci (talvolta inutili, ma sempre zeppi di effetti collaterali) hanno raggiunto un tale livello da superare di gran lunga i vantaggi sopracitati.
Luca Speciani
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