10 Novembre 2016
Per anni, mentre una parte del mondo lottava per proteggere la popolazione dai danni da fumo, le lobbies del tabacco hanno cercato con ogni mezzo di far credere che fumare fosse innocuo. Il "bello" del film aveva sempre la sigaretta in bocca, e medici privi di scrupoli (come quelli che oggi difendono le merendine) giuravano su qualche nonna centenaria da due pacchetti al giorno. Oggi finalmente il dato scientifico è diventato dominio diffuso e ciascuno sa quanto fumare sia dannoso, nonostante poi molti indulgano in questo vizio.
L'unico a non accorgersi dei danni da fumo pare essere il fumatore. Tutti coloro che gli stanno vicino percepiscono l'alito pesante, la pelle sporca e intossicata, le dita e le unghie ingiallite dal veleno: lui no. E il polmone diventa grigio giorno dopo giorno, grazie alle 4000 sostanze tossiche ingerite ad ogni boccata, togliendo prezioso ossigeno a ciascun organo e accelerando bruscamente il percorso verso una brutta morte. Non c'è organo che non sia toccato da questa continua ipossia: cuore, arterie, fegato, pelle, polmoni, reni. Come hanno potuto farci credere per anni che fosse innocuo?
Luca Speciani
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