04 Luglio 2020
Si è inaugurato il 4 luglio, a Gardone Riviera, l'Anfiteatro del Vittoriale degli italiani, che finalmente è stato completato in marmo rosso di Verona, come aveva desiderato il suo ideatore, Gabriele D'Annunzio.
Il grande poeta aveva immaginato il suo teatro come «Una conca marmorea sotto le stelle». Era stato proprio D'Annunzio a scegliere il luogo dove far sorgere la struttura: un punto panoramico del Parco da cui si ammirano l’Isola del Garda, il Monte Baldo, la penisola di Sirmione e la Rocca di Manerba. I lavori erano stati affidati all’architetto Gian Carlo Maroni, che si era ispirato al teatro di Pompei. I lavori iniziarono tra il ’34 e il ’35, ma furono interrotti per un mix di problemi: difficoltà finanziarie, seguite dalla morte ddi D'Annunzio e dall’inizio della guerra. L'edificazione riprese nel ’52 e l’Anfiteatro venne solennemente inaugurato con un concerto dell’Orchestra del Teatro alla Scala diretta dal Maestro Carlo Maria Giulini l’8 agosto 1953. Purtroppo, le gradinate e la platea rimasero in cemento e solo adesso sono state realizzate nel pregiato marmo rosso che D'Annunzio aveva desiderato nel suo progetto.
Oggi l’Anfiteatro ospita il Festival Tener-a-mente, che ha ospitato alcuni tra i nomi più prestigiosi e interessanti della musica internazionale: Burt Bacharach, Keith Jarrett, James Taylor, Paolo Conte, David Byrne, Patti Smith, Filippo Timi, Franco Battiato, Momix, New York City Ballet, Martha Graham Dance Company, Ludovico Einaudi, Stefano Bollani.
Per l'inaugurazione, l'ingresso al Parco è stato gratuito. Sul rinnovato palcoscenico dell’Anfiteatro si sono succeduti gli interventi del Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, dell’Assessore Regionale all’Autonomia e Cultura Stefano Bruno Galli e del Presidente della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani Giordano Bruno Guerri, seguiti dal saluto musicale del Nuovo Trio Italiano d’Archi del Vittoriale.
Il Presidente Giordano Bruno Guerri ha dichiarato: «Il Vittoriale degli Italiani conserva, e ancora di più produce, bellezza, cultura, lavoro, ricchezza. Tuttavia, ci sono imprese che nessun museo può compiere da solo. Regione Lombardia ci ha aiutato con generosa lungimiranza, consapevole che questo monumento nazionale è una gemma preziosa nel suo territorio. Adesso, superata ogni ovversità, abbiamo portato a compimento il “Libro di pietre vive”, sogno inconcluso di un Poeta che aveva fatto della realizzazione dei sogni lo scopo della vita. Ne siamo fieri».
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