I “Locali per pensare” sono il nuovo trend per il tempo libero

Stanchi dei soliti pub, ristoranti e bar affollati dove tra la musica e il caos non si riesce neanche a parlare? Ecco allora la soluzione: i “Locali per pensare”! Il nuovo trend del momento vuole far riscoprire l’ebbrezza della conversazione lontano dalla televisione, dalla musica e da tutte le possibili distrazioni.

Il tutto è nato da un’idea di Valerio Corvisieri e Francesca Silvestri, che stanno promuovendo numerose iniziative in locali e luoghi pubblici dove poter leggere in compagnia, parlare e scambiarsi opinioni, quasi come ai tempi dei caffè letterari. D’altronde in questi ultimi anni è impossibile trovare un locale dove poter stare in tranquillità senza il fastidio della musica ad alto volume e delle televisioni sempre accese. «Invece di subire questa moda, della volgarità e dell’incultura, abbiamo pensato di individuare dei luoghi che consentono ai nostri neuroni di accendersi» si legge nel sito di “Locali per pensare”. «In questo modo si cerca di aiutare le altre persone a trovare una tipologia di locali che abbiano determinate caratteristiche».

I “Locali per pensare” sono i luoghi adatti per eventi culturali, piccoli concerti, presentazioni di libri e altre iniziative. Attenzione però, per risultare un vero e proprio luogo di pensiero, si devono rispettare 10 regole:

1. Niente musica ad alto volume
2. Niente televisione, maxischermo, eventi sportivi etc.
3. Spazio minimo per socializzare
4. Locale in sintonia con il territorio
5. Spazi per sedersi ad un tavolo o parlare l’uno di fronte l’altro
6. I ristoranti: menù alla carta di filiera corta e stagionale
7. I bar: possibilità di servizio al tavolo
8. Esporre libri e altre opere che permettano di “pensare”
9. Ospitare eventi culturali, giochi di ruolo etc.
10. Essere sempre sorridenti e gentili verso i clienti