11 Maggio 2018
L’11 maggio del 1981, 37 anni fa, ci lasciava Bob Marley, l’icona della musica reggae. Simbolo della cultura alternativa, il suo patrimonio artistico, sociale, politico e spirituale è arrivato intatto fino ai giorni nostri. Marley infatti non fu solo un cantante e compositore, fu una personalità di grande spicco, la prima star mondiale proveniente da un Paese in via di sviluppo, la Giamaica, che professava uguaglianza e fraternità.
In occasione dell’anniversario della sua scomparsa, vi sveliamo 10 curiosità sulla sua vita.
1. Era un veggente
Marley sapeva leggere la mano e predire il futuro. Da piccolo si cimentava con le mani delle amiche di sua madre riscuotendo un ottimo successo. Un giorno disse: «Non farò più questa cosa, farò il musicista».
2. Naomi Campbell
Nel video “Is this love” c’è una comparsata di Naomi Campbell. Marley era un amico della madre.
3. “Redemption Song” con i Wailers
Nelle prime versioni di “Redemption Song” Bob Marley era accompagnato dai Wailers. Fu un discografico, Chris Blackwell, a consigliare a Bob di registrarla solo con la chitarra acustica.
4. La Bmw
Sapevate che Marley comprò una Bmw? In molti non capirono il suo gesto visto che l’auto tedesca era considerata per ricchi. Ma Bob disse che in realtà Bmw stava per Bob Marley Wailers e quando guidava per Kingston la lasciava sempre parcheggiata aperta. Non c’era pericolo: un giamaicano non avrebbe mai nemmeno pensato di rubare a Bob Marley.
5. Era un grande appassionato di calcio
Marley amava il calcio ed era un grande fan di Osvaldo Ardiles. Quando nel 1977 andò a vivere a Londra non si perdeva nemmeno una partita del Tottenham, squadra dove militava Ardiles.
6. Un grande benefattore
Marley aiutava le persone del suo Paese. Come affermò Chris Blackwell della Island Record in Giamaica circa 3mila persone vivevano grazie alla beneficenza di Bob Marley.
7. Il reggae e la Giamaica
Sebbene derivi dallo ska, il reggae incorpora anche alcune ritmi della musica popolare giamaicana, come il mento e il calypso.
8. L’incontro con Bruce Springsteen
Nel 1975 Bob Marley si esibì in un locale di New York. Dopo il concerto ebbe una inaspettata visita in camerino: era Bruce Springsteen (a cui apriva spesso i concerti) che di quel giorno raccontò di non aver capito niente di quello che Marley gli aveva detto e che nel camerino c’era una fitta nebbia di marijuana.
9. Aston Barrett, il “Family man”
Sapevate che nel reggae il bassista è soprannominato “Family man”? Questo deriva da due fattori: il primo è che il bassista, nel reggae, è il musicista che tiene insieme tutti gli altri strumenti; ma “Family man” è anche in onore di Aston Barrett, il bassista di Bob Marley, un uomo che aveva ben 52 figli.
10. Rastafarianesimo
Bob Marley era rastafariano: si tratta di un culto religioso giamaicano che non considera la marijuana una sostanza illegale bensì un modo per accrescere spiritualità e consapevolezza.
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