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Prince: 7 stravaganti aneddoti sulla sua carriera

Ecco le curiosità più interessanti sull'artista di Minneapolis

Dal primo album «For You», scritto e prodotto da lui stesso, alla prematura scomparsa, sono trascorsi 38 anni di carriera in cui Prince si è sempre distinto per la sua ecletticità e il suo stile.

Proprio il 20 aprile di 2 anni fa era stato diffuso un video in cui si vedeva l’artista di Minneapolis recarsi sofferente dal suo medico, per poi essere ritrovato la mattina successiva senza vita nell’ascensore della sua residenza di Minneapolis in seguito ad un’overdose, segnando una delle più grandi perdite nel mondo della musica.

In questo articolo, nel giorno del secondo anniversario della morte, ripercorriamo 7 aneddoti che hanno contraddistinto la sua carriera e che ci ricordano la grandezza e la bizzarra genialità di Prince.

1. La prima canzone di Prince, Funk Machine, è stata scritta alla tenera età di 7 anni.

2. Prince ha scritto più di 600 canzoni, per sé e per altri artisti. Come dimenticare, ad esempio, la stupenda «Nothing Compares 2 U», scritta nel 1990 per Sinéad O’Connor e interpretata anche da Chris Cornell, Stereophonics e molti altri.    

3. Nel corso della sua lunghissima carriera, il suo nome d’arte non è sempre stato solo «Prince». Alcuni esempi di nickname alternativi sono: Joey Coco, Jamie Starr, Alexander Nevermind, Christopher, e dal 1993 al 2000 l'acronimo TAFKAP, The Artist Formerly Known as Prince (L'Artista Precedentemente Conosciuto Come Prince), per poi semplicemente farsi chiamare The Artist

4. Se il film «Purple Rain» ha riscosso un successo incredibile avendo creato un incasso circa 61 milioni di dollari al netto delle spese di produzione, non si può dire la stessa cosa riguardo a «Graffiti Bridge». Il sequel è stato infatti nominato a cinque Razzie Awards, tra cui peggior film, peggior Attore (Prince), peggior regista, peggior sceneggiatura e peggior esordiente.

5. Una delle sue residenze più importanti era Paisley Park, alle porte di Minneapolis. Fatta costruire interamente da lui, è colorata completamente di viola. A Paisley Park, Prince aveva a disposizione anche un intero team di sartoria pronto a confezionare abiti in qualsiasi momento ne avesse bisogno.

6. Non amava gli smartphone ai concerti. Nel 2014 ha citato in giudizio 22 fan con l'accusa di "violazione massiccia e contrabbando" per aver caricato alcune riprese delle sue performance su YouTube.

7. I suoi 158 centimetri di altezza giustificano il suo soprannome più bizzarro: «Folletto di Minneapolis».

 

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