17 Dicembre 2023
Le origini del jazz, come è nato
Le origini del jazz, purtroppo, affondano le proprie radici in un periodo buio della storia, ovvero attorno agli anni 20, anni in cui la popolazione afroamericana lavorava sotto schiavitù negli Stati Uniti d’America.
Mentre lavoravano gli schiavi erano soliti intonare dei canti chiamati Work Song, che servivano ad alleviare la fatica e al tempo stesso a mantenere un ritmo; infatti, trovavano conforto improvvisando canti sia collettivamente che individualmente. Le parole in questi canti erano spesso improvvisate e cambiavano di volta in volta. Una caratteristica comune dei canti afroamericani è la domanda e risposta, definita "struttura responsoriale", nella quale il leader cantava una strofa, o alcune strofe, e gli altri rispondevano con il ritornello.
Nel corso del XX secolo il jazz è passato per diverse fasi fino ad arrivare a quello che è oggi. In questi anni, infatti, ci fu la migrazione degli afroamericani dal Sud verso il Nord degli Stati Uniti.
Gli afroamericani lasciavano le piantagioni per trovare lavoro nelle grandi città, portando con sé le loro usanze, tra cui la musica. È grazie al mescolarsi di vari stili come work song, blues, gospel, che nasce il jazz.
Uno dei centri nevralgici della musica jazz è senza dubbio la città di New Orleans, porto commerciale della Louisiana. Qui, in questo luogo considerato come un crocevia di popoli e culture, questo genere musicale inizia a contaminarsi con altri generi ed a venir suonato praticamente in tutti gli eventi della comunità.
Il primo disco jazz, infatti, venne inciso dalla Original Dixieland Jazz Band che nel 1917 da New Orleans si recò a New York per incidere il brano Livery Stable Blues ("il blues della scuderia dei cavalli"). In realtà si potrebbe anche dire che il primo disco jazz era italiano, o meglio siciliano, perché il leader dell’orchestra era il cornettista Nick La Rocca, emigrato a New Orleans dalla provincia di Trapani.
Il disco ebbe un successo istantaneo e strepitoso per un’epoca così lontana, un milione e mezzo di copie vendute otto anni prima che Louis Armstrong incidesse il suo primo disco.
La popolarità del jazz cresce e si afferma come musica da ballo; inoltre, nelle band emerge la figura del solista, come Louis Armstrong. Questi sono gli anni in cui molti musicisti decidono di lasciare New Orleans per trasferirsi a Chicago nella quale vengono offerti guadagni migliori.
E da lì il jazz non si fermerà mai, continuando ad espandersi per tutta l’America, arrivando in Europa e in tutto il mondo ed ancora oggi nelle nostre vite.
“Il jazz non è solo musica, è uno stile di vita, un modo di essere, un modo di pensare”.
Maggie Charlton
(Foto Getty Images)
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