29 Giugno 2023
Vasco Rossi ha aperto il suo album dei ricordi, in occasione del suo show a Salerno. L'artista ha scritto un articolo per il quotidiano Il Mattino, in cui racconta i suoi 26 anni.
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Vasco ha dato un'anticipazione del testo sui suoi social.
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Era il 1978. Avevo 26 anni e il mio primo disco “Ma cosa vuoi che sia una canzone” era fuori. La mia avventura di cantautore (in mezzo a tanti cantautori all’epoca) stava cominciando. Ci tenevo parecchio, non potevo permettermi degli intralci tra me e il mio sogno di diventare una rockstar. A quel tempo, però, il servizio militare era obbligatorio, potevi giusto rinviarlo per motivi di studio ma prima o poi dovevi andarci. E io che ero stato iscritto all’università, lo avevo già protratto al massimo.
Mi arrivò dunque la fatidica “cartolina”, la chiamata alle armi. Un’esperienza che mi ispirò la canzone “non siamo mica gli americani..che loro sparano agli indiani..”
Mi arruolarono nell’89 battaglione e mi spedirono qui, a Salerno. Sul fronte per quello che ho da fare, faccio il militare, a 18 anni avevo fatto domanda per andare nei paracadutisti e, essendo perfettamente sano mi avevano preso. Ero un anarchico individualiste volevo misurare la mia capacità di autocontrollo e autodisciplina. Ma a 26 anni era cambiato tutto, ero partito per la mia avventura artistica, passava un treno che non potevo perdere. Non ero fatto per la naja. Furono clementi, mi diedero il foglio di rientro per casa. Con i capelli corti però.
Tutto questo a Salerno, in questa città a cui sono affettivamente legato da allora per questo, mi ha ridato la libertà, e tanto altro.
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