La Regina Elisabetta e gli inglesi piangono la scomparsa di Vera Lynn, l’artista che cantò la speranza dei soldati in guerra

La sua canzone “We’ll Meet Again” è diventata un inno durante la quarantena.

19 Giugno 2020

La Regina Elisabetta e gli inglesi piangono la scomparsa di Vera Lynn, l’artista che cantò la speranza dei soldati in guerra

La grande artista inglese Vera Lynn si è spenta all’età di 103 anni nella sua casa di Ditchling, nel Sussex orientale, a sud della Gran Bretagna. La sua voce ha cantato la speranza degli inglesi durante la guerra e la sua canzone “We’ll Meet Again” è ancora oggi un simbolo del patriottismo britannico e del desiderio di non arrendersi mai che ricorda ciò che il Paese ha vissuto durante la Seconda Guerra Mondiale.

Negli ultimi mesi il brano è tornato in voga ed è diventato un vero e proprio inno di speranza durante la quarantena. Questo dimostra come gli inglesi siano ancora oggi profondamente legati a Vera Lynn. Non a caso, la Regina Elisabetta l’ha citata nel suo discorso dello scorso aprile, quando la Gran Bretagna stava affrontando la fase più complicata della pandemia: “Dobbiamo consolarci – ha detto la Sovrana – che mentre potremmo avere ancora molto da sopportare, torneranno giorni migliori. Saremo di nuovo insieme, con gli amici e la famiglia. Ci rincontreremo”.

Vera fu d’ispirazione per tanti altri artisti: Stanley Kubrick, ad esempio, scelse proprio il suo brano come colonna sonora del suo film del 1964, “Il Dottor Stranamore”; i Pink Floyd e, in particolare, Roger Waters, le dedicarono una canzone, dal titolo “Vera”, contenuta nell’album "The Wall" del 1979. Nata a Londra il 20 marzo del 1917 nel sobborgo di East Ham, figlia di un idraulico, la cantante salì sul palco per la prima volta negli anni ’20, quando aveva solo 7 anni: debuttò poi durante una trasmissione radiofonica della BBC nel 1935, accompagnata dalla Joe Loss Orchestra.

In seguito fu soprannominata “The Forces Sweetheart”, ossia la “fidanzata delle forze armate”, perché con le sue canzoni e la sua voce riusciva a dare coraggio e speranza ai soldati al fronte. Andò anche in Egitto e in Libia per esibirsi davanti alle truppe, rischiando la propria vita. Continuò poi a cantare e fare concerti fino al 1995, con una performance addirittura a Buckingham Palace. Oggi “We’ll Meet Again” continua a infondere speranza, mentre tanti personaggi del mondo politico e della cultura britannica in queste ore le rendono omaggio con messaggi di cordoglio e di ringraziamento per tutto ciò che di bello ha realizzato nella sua vita.

(Credits: Getty Images)

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