15 Luglio 2016
Magre, molto magre: sembra essere questo l’ideale femminile più diffuso negli ultimi decenni. Nonostante il mondo della moda sembra stia iniziando a proporre nuovi modelli femminili curvy, orientando anche la produzione dei capi e la scelta delle modelle verso uno standard più “formoso”, la tendenza a prediligere donne magre è ancora predominante.
Ma è stato sempre così? No, per fortuna. Diciamo “per fortuna” perché questo è il segnale che la bellezza è soggettiva, dipende da fattori anche di tipo culturale e sociale, per cui ci sono stati periodi della storia in cui l’abbondanza era sinonimo di fascino e bellezza.
Ma non si tratta solo di magrezza: i canoni di bellezza femminili sono stati soggetti a diversi criteri di giudizio. Vediamo allora come è cambiato l’ideale di bellezza femminile nella storia.
Partiamo dal XVII secolo quando la figura femminile più in carne era di sicuro preferita a quelle esili di tendenza oggi.
Due secoli più tardi una particolare attenzione la rivestono i lineamenti del viso e anche il seno inizia a diventare dettaglio determinante di bellezza femminile. Così, una donna con fianchi sottili e seno abbondante rappresentava un ideale. Si diffonde infatti l’uso dei corsetti, che valorizzava questi aspetti.
Negli anni '20 il concetto di fascino si ribalta e si iniziano a preferire donne alte con seni poco pronunciati. La vita è preferita più sottile nel decennio seguente.
Marilyn Monroe negli anni ’50 rappresenta l’ideale di donna perfetta. Le forme del corpo? A clessidra! Ma è negli anni ’60 che si iniziano a preferire donne particolarmente esili, tanto che la figura viene definita a ramoscello.
A mettere a rischio quasi definitivamente l’autostima di gran parte delle donne che non vantano un’altezza notevole è il nuovo ideale femminile diffusosi negli anni ‘80: quello della donna amazzonica, alta e dalle gambe lunghe!
E arriviamo poi ai giorni nostri: la tendenza a voler apparire magre è ormai un must, in taluni casi diventa una vera e propria ossessione. C’è anche da dire, però, che oggi, come anticipato, si cerca di promuovere bellezze diverse: molti marchi di abbigliamento - ma non solo - portano avanti campagne che hanno lo scopo di rendere le donne più sicure di se stesse e ad amarsi per come sono. Speriamo che tutto questo diventi normalità!
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