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Giorgio Armani: la bellissima confessione

Re Giorgio parla per la prima volta dei suoi amori. E dei suoi colleghi, tra cui Dolce&Gabbana, "2 furbacchioni"

Giorgio Armani ha parlato a lungo di sé, dei suoi amori, dei suoi colleghi e della sua visione del mondo in una lunga, intensa intervista con il Corriere della Sera.

Re Giorgio ha parlato, commuovendosi, delle persone che ha amato, a partire da Sergio Galeotti, l'architetto e stilista con cui fondò la Giorgio Armani S.p.A., scomparso il 14 agosto 1985.“Quando morì Sergio, morì una parte di me. Era il momento in cui prendevo fiducia in me stesso; e mi è arrivata questa tegola sulla testa...". La tragedia accadde in "un tempo meraviglioso, quando stavamo cominciando a essere qualcuno, a dare una struttura all’azienda, a essere conosciuti nel mondo. Era il momento in cui prendevo fiducia in me stesso... Devo dire che mi complimento un po’ con me stesso, perché ho retto a un dolore fortissimo", ha raccontato Armani, che allora aveva 40 anni. E Armani ricorda anche cosa gli disse agli inizi Galeotti: "tu hai un potenziale importante. Sergio aveva visto i miei vestiti, si era reso conto che potevo arrivare più lontano”. Poi, dopo i successi, la malattia di Galeotti: “Un anno tra un ospedale e l’altro, io per non ferirlo ho continuato a lavorare, gli portavo le foto delle sfilate, negli ultimi tempi vedevo le lacrime ai suoi occhi... un momento difficile che ho dovuto superare anche contro l’opinione pubblica. Sentivo dire: 'Armani non è più lui, sarà sopraffatto dal dolore, non ce la farà da solo'… Anche per questo, a chi mi chiedeva una partecipazione nella Giorgio Armani, rispondevo: 'no, grazie, ce la faccio da solo'

Armani ha parlato anche del suo compagno e stretto collaboratore Leo Dell’Orco, raccontando di quando, durante un incendio a Pantelleria, dove Rea Giorgio possiede una casa, sfidò le fiamme per prendere un "un anello meraviglioso, con un diamante. Me l’ha regalato Leo, e lo dovevo salvare”. Lo stilista ha poi confidato, circa l'amore: “Sono un po’ indifferente a quello, perché faccio i conti e dico:è inutile essere innamorato e dare poco spazio al tuo amore, perché lo spazio non ce l’ho. Salvo l’affetto profondo per Leo Dell’Orco, che vive da anni insieme a me, e rappresenta la persona a me più vicina”.

Giorgio Armani si sbilancia anche sui colleghi. Di Gianni Versace dice: “Gianni credo avesse deciso di divertirsi. Oltre ovviamente a fare cose degne nella moda della donna: non tutto, ma ha fatto qualcosa di estremamente buono”. SU Valentino: “Ogni anno non manca mai di mandarmi un piccolo messaggio sulle mie collezioni, dice: ‘Giorgio, bellissima, oltre a farle belle, le cose, le fate bene’”.

Dolce e Gabbana invece li definisce “due furbacchioni”, anche se “Li ammiro. Nel bene e nel male, se ne parla. Hanno una clientela diversa, però guardo le loro cose e mi chiedo: ma quale donna le metterebbe? Vedo che ora stanno cambiando”. Circa Miuccia Prada: “Vive nel mondo di Miuccia Prada più che nel mondo vero. Non pensa che quel vestito deve essere portato. Quel vestito le piace, lei se lo metterebbe, esce salutando, ma non ha la percezione di quello che succede dopo”.  

Lo stilista ha anche parlato di Milano: "Mi piace come la stanno rimettendo a posto, le case restaurate, ma non mi piace la gente che ci gira. Gettano in terra una signora per rubarle la borsa, mettono sotto una bambina con la bicicletta… Non c’è più l’umanità di un tempo". E su questi giorni afferma: “Non conosco più il sonno sereno di un tempo. Ora di notte sogno e nel sogno costruisco il mio futuro”.  

(foto Getty Images)

 

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