Giorgio Armani e il cinema
Dal primo red carpet (di Diane Keaton) agli abiti di Richard Gere in "American Gigolo", lo stretto rapporto tra lo stilista e Hollywood
“Quando seppi che aveva sfoggiato una mia giacca sul red carpet fui sorpreso ed emozionato. Erano trascorsi solo tre anni dal lancio del mio brand e questo mi diede la sensazione di essere sulla giusta strada con il mio lavoro, di fare qualcosa di rilevante”. Così Giorgio Armani racconta le sue emozioni circa la premiazione degli Oscar del 1978, quando Diane Keaton venne premiata quale migliore attrice per “Io e Annie” di Woody Allen e si presentò a ritirare l’ambita statuetta con un vestito dello stilista italiano.
Un rapporto, quello tra Armani e cinema, diventato strettissimo, quasi inscindibile. E c’è qualcuno che nella “discesa in campo” di questo gigante della moda segna un prima e un dopo. Vogue infatti riporta le parole di Clare Sauro, storica della moda e curatrice alla Drexel University di Philadelphia: “Prima di Armani il red carpet era una sorta di Far West. Avevi Demi Moore in shorts da biker, Cher con i suoi eccentrici copricapi. Armani è stato il primo designer a dire: lascia che ti vesta”.
Le attrici e gli attori vestiti dallo stilista di Piacenza sono innumerevoli e indossare una sua creazione è garanzia di successo e – soprattutto – di eleganza.
La vera svolta arriva con “American Gigolò”, il primo film in cui mise a disposizione tutta la sua collezione, la consacrazione definitiva con “Gli intoccabili”, ma i lungometraggi che vedono la firma Armani addosso a decine di star di Hollywood oggi sono oltre 250.
(foto Getty Images)