16 Novembre 2015
L’onicofagia è l’abitudine di rosicchiarsi le unghie. E’ un gesto piuttosto antiestetico, molto diffuso. Solo tra gli adolescenti, lo fa il 45% della popolazione e smettere è per molti una sfida impossibile.
Ma che cosa ci spinge a mangiarci le unghie?
Un'ipotesi riconducibile alle teorie di Sigmund Freud legge, in questo gesto, una cosiddetta "fissazione orale", e cioè il mancato superamento di una fase specifica dello sviluppo psico-sessuale - la cosiddetta "fase orale". Chi si mangia le unghie potrebbe aver avuto, in base a questa interpretazione, problemi con l'allattamento (è forse stato allattato troppo poco, o troppo a lungo).
Altre scuole di pensiero vedono nel gesto di mangiarsi le unghie un sintomo di ansia nervosa. Per altri potrebbe rappresentare una semplice abitudine. Portarsi le mani alla bocca è un gesto molto facile, primitivo e automatico. Inoltre, mangiarsi le unghie ha per certi versi anche una funzione di "ordine" - serve a livellare le unghie evitando che crescano troppo e scongiurando il rischio che si spezzino. Una forma di piacere che ci si può procurare anche in pubblico, e senza dare scandalo.
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