Re Carlo: una biografia rivela incredibili dettagli

Dall'orsetto di peluche accudito da un valletto quando il Sovrano aveva 40 anni ai furiosi scoppi d'ira e alle uova bollite. Un libro svela il lato oscuro del nuovo Re

07 Novembre 2022

Re Carlo: una biografia rivela incredibili dettagli

Il Principe Carlo è diventato il nuovo Sovrano del Regno Unito e a sua figura è adesso al centro dell'attenzione. Nel bene e nel male. Non mancano infatti indiscrezioni poco lusinghiere nei suoi confronti. A raccontarle è per esempio una nuova biografia, “The King: The Life of Charles III", firmata da Christopher Andersen.

Nel libro si racconta per esempio come un valletto di fiducia (Michael Fawcett) si fosse occupato dell'orsetto di peluche dell'allora Principe Carlo, quando il futuro Sovrano non era un bambino, ma  aveva 40 anni di età. Prima di allora a prendersi cura del giocattolo e rammendarlo amorevolmente era stata la tata del Principe, Mabel Anderson. Nel libro, si afferma che mrs Anderson "era l'unica persona che aveva il permesso di prendere ago e filo e ricucire l'orsetto del Principe Carlo. Il Principe si stava avvicinando ai 40 anni e ogni volta che l'orsetto aveva bisogno di un rammendo, sembrava quasi che Carlo si preoccupasse come se uno dei figli fosse sottoposto a un'operazione chirurgica".  

Quando mrs. Anderson andò in pensione, a occuparsi dell'orsetto fu designato Michael Fawcett, che aveva anche il ruolo di schiacciare il dentifricio sul reale spazzolino del Principe, rasarlo, aiutarlo a indossare i pantaloni e allacciargli le scarpe. Inoltre, mr. Fawcett preparava il pigiama per la notte e abbassava le luci prima che il Principe si addormentasse.

Il libro riporta anche le indiscrezioni dei giardinieri della dimora di Highgrove. Il futuro Sovrano ogni giorno scriveva le istruzioni in inchiostro rosso. Dal portico della magione controllava i lavori e, se non ne era soddisfatto, con un megafono verde impartiva le sue disposizioni. Uno dei giardinieri ha rivelato: "per essere stato un bambino bullizzato da piccolo, come si dice, era evidente che il Principe Carlo si divertisse a bullizzarci a sua volta. Poteva essere piacevole e gentile, ma per la maggior parte del tempo, era di umore tetro e meschino. Non ci pensava due volte a insultarci non appena commettevamo il più piccolo errore".

Ken Stronach, un altro valletto, ha raccontato invece del momento in cui, durante un litigio con Lady Diana, il Principe le scaraventò contro un pesante cavastivali di legno e quasi la colpì alla testa. I racconti non si esauriscono qui. Un giorno il Principe Carlo era ospite nell'elegante villa di amici nel sud della Francia e uno dei suoi gemelli cadde nel lavandino. "Infuriato, staccò il lavandino dalla parete", scrive Andersen nel suo libro " e lo fece a pezzi, cercando il gioiello. Non trovandolo, con gli occhi spiritati, si guardò intorno e afferrò alla gola il suo valletto Stronach. Costui riuscì a liberarsi dalla stretta, fuggì verso una porta laterale e si rinchiuse in un armadio per la biancheria. Terrorizzato, rimase rannicchiato lì per mezz'ora fino a quando sentì che Carlo lasciava la stanza".

Ce n'era anche per gli amici. Il libro prosegue: "un giorno, ospite nella casa di campagna di amici, Carlo desiderava un po' di aria fresca. Non riuscendo ad aprire la finestra, prese una sedia e spaccò i vetri. Ancora poco soddisfatto del risultato, spaccò anche una seconda finestra". Stronach aggiunge: "Dovete capirlo. Il Principe è abituato a ottenere tutto ciò che desidera. E voleva dell'aria fresca".

Il libro parla anche della colazione del Principe. Il suo vassoio doveva contenere "a destra una tazza e un piattino con un cucchiaino d'argento. Questo doveva sporgere con un angolo che indicasse le ore 5. Il burro doveva essere in tre palline ghiacciate. I toast reali andavano serviti su una rastrelliera d'argento, mai su un piatto. Su un vassoio a parte, sempre in argento, c'erano marmellate, confetture e miele".

Un'attenzione particolare era dedicata alle uova. Il Principe le desiderava con una speciale consistenza e in cucina gli chef ne preparavano molte, per ottenere quella desiderata. Su questo tema, Buckingham Palace ha perfino emesso una nota ufficiale nel 2018, negando che, per ogni uovo accettato e dunque mangiato dal Principe Carlo, ne fossero stati cucinati 6.

(Foto Getty Images)

 

 

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