Regina Elisabetta: la pandemia ha svelato il volto umano di Sua Maestà

Una Regina dal volto sempre più umano. Nei giorni in cui si fanno più insistenti le voci relative a un suo imminente abbandono del trono e in cui deve fare i conti con gli effetti della pubblicazione di "Finding Freedom", la biografia di Harry e Meghan piena di aneddoti sulla loro decisione di affrancarsi dalla Royal Family, la regina Elisabetta raggiunge picchi di gradimento finora sconosciuti.

Il merito? Neanche a dirlo della pandemia da Covid-19. Il nuovo coronavirus ha infatti avvicinato i Windsor alla nazione, in un momento di profonda emergenza. Se da un lato i messaggi ambigui, la sottovalutazione del rischio e una presa di coscienza tardiva della situazione da parte del Primo ministro Boris Johnson hanno contribuito a destabilizzare i sudditi della corona, dall’altro l’insospettabile vicinanza della Royal Family è riuscita a tenere uniti i fili del Commonwealth.

Al netto dei suoi 94 anni, la regina Elisabetta ha mosso in mostra una forza e una vivacità che raramente le erano stati riconosciuti negli ultimi tempi. Chiusa ormai da marzo nel castello di Windsor insieme a Filippo, a giugno ha partecipato per la prima volta a una videoconferenza pubblica intrattenendosi con un gruppo di giovani. Prima, però, era arrivata la carezza più dolce al suo popolo, con quel “ci incontreremo di nuovo”, registrato durante un discorso tradizionale, che ha rappresentato l’unico messaggio di speranza atteso e invocato dai sudditi.

Al resto hanno contribuito anche gli altri componenti della Famiglia Reale, Kate su tutti, ma non c’è dubbio che la marcia in più per avvicinarsi a un Regno sempre meno Unito l’abbia innestata proprio Sua Maestà. In fin dei conti chi meglio di una Regina poteva limitare gli impatti di un virus che ha l’ardire di farsi etichettare “corona”?