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Il Segnalibro: la puntata di domenica 10 settembre

I libri più emozionanti e le interviste con gli scrittori più amati: tutto il piacere di leggere ogni domenica alle 12 con Il Segnalibro

C'è tutta l'emozione che solo i libri più appassionanti riescono a regalare, nell'appuntamento di Radio Monte Carlo "Il Segnalibro".

Ogni domenica, alle 12 viaggiamo alla scoperta dei libri da non perdere. Nuovi romanzi e volumi da riscoprire. Pagine per commuoverci, ridere, imparare ed emozionarci sempre. Con le interviste agli autori più amati.

Tutto il piacere di leggere per un appuntamento imperdibile. Solo su Radio Monte Carlo.

I libri di domenica 10 settembre:

Piergiorgio Pulixi- Stella di mare - Rizzoli

Un rione affacciato sul mare. Una ragazza vittima della sua bellezza. Un nuovo caso per Vito Strega e le ispettrici Croce e Rais.

Certi luoghi sono maledetti. E le persone che li abitano condannate a un destino che non meritano. Lo sa bene Stella, diciassette anni e addosso l’esuberanza di chi è giovane. Tutti a Sant’Elia, un quartiere popolare di Cagliari affacciato sul mare, la conoscono, la desiderano e la invidiano: perché lei è splendida, impunita. Speciale. Ma un giorno in cui il maestrale infuria rabbioso, viene trovata morta su una spiaggia, il volto sfregiato come a cancellare la sua bellezza leggendaria. Stella era pronta a lasciarsi alle spalle i palazzoni di Sant’Elia, ma il destino, o meglio, un assassino, ha scritto diversamente il suo futuro. È un’indagine difficile, questa, in cui si moltiplicano i sospettati e le piste: il vicequestore Vito Strega, insieme alla sua squadra di ispettrici, dovrà districarsi nei segreti di un quartiere impenetrabile per la polizia. E, fin da subito, dovrà fare i conti con i fantasmi della gente del posto e anche con i propri, che sperava di aver sepolto per sempre e invece tornano ad affiorare più forti che mai. In questo noir in cui i personaggi, attraverso i loro chiaroscuri, prendono vita come in un’antica tragedia, Piergiorgio Pulixi indaga il senso più controverso della giustizia, fa breccia negli indelebili legami di sangue e interroga le colpe dei padri.

Piergiorgio Pulixi ha fatto parte del Collettivo di scrittura Sabot creato da Massimo Carlotto ed è uno dei maggiori esponenti del noir italiano. È autore del ciclo poliziesco di Biagio Mazzeo iniziato con Una brutta storia (2012) e della serie thriller I Canti del male. Per Rizzoli ha pubblicato Lo stupore della notte (2018), L’isola delle anime (Premio Scerbanenco 2019 e finalista al Grand Prix de Littérature Policière 2021), Un colpo al cuore (2021), La settima luna (2022) e il romanzo per ragazzi Il mistero dei bambini d’ombra (2022).

Emanuele Trevi - La casa del mago - Ponte alle Grazie

Nel memorabile incipit di questo libro, la madre di Emanuele Trevi, allora bambino, riferendosi al padre gli ripete spesso un'istruzione enigmatica: «Lo sai com’è fatto». Per non perderlo (ad esempio, fra le calli di Venezia, in una passeggiata dell'infanzia) occorre comprendere e accettare la legge della sua distrazione, della sua distanza.
Il padre, Mario Trevi, celebre e riservatissimo psicoanalista junghiano, per Emanuele è il mago, un guaritore di anime. Alla sua morte lascia un appartamento-studio che nessuno vuole acquistare, un antro ancora abitato da Psiche, dai vapori invisibili delle vite storte che per decenni ha lenito, raddrizzato. Così il figlio decide di farne casa propria, di trasferirsi nella sua atmosfera inquieta e feconda, e così facendo prova a sciogliere (o ad approfondire?) l'enigma del padre.
Muovendosi nel suo sempre mutevole territorio, fra autobiografia, riflessione sul senso dei rapporti e dell'esistenza, storia culturale del Novecento (ne La casa del mago – accanto a straordinari personaggi contemporanei, tra cui spicca Paradisa, una prostituta peruviana – figurano Carl Gustav Jung, Natalia Ginzburg, Giorgio Manganelli, Ernst Bernhard...), Emanuele Trevi ci offre il suo romanzo più personale, più commovente, più ironico (e perfino umoristico): una discesa negli inferi e nella psicosi, una scala che avvicina i vivi e i morti, i savi e i pazzi. Perché ogni vita nasconde una luce, se la si sa stanare; e i gesti e le parole più semplici rimandano alla trama più sottile dell'essere, se li si ascoltare, se si sa lasciarli accadere.

Emanuele Trevi (Roma, 1964), tra i più apprezzati scrittori e critici della sua generazione, collabora con il «Corriere della Sera». Ponte alle Grazie ha pubblicato i tre romanzi Qualcosa di scritto (2012, finalista Strega, vincitore del Premio Europeo per la Letteratura, tradotto in diciotto lingue), Sogni e favole (2019, Premio Viareggio) e Il figlio del mago (2023), e una nuova edizione del saggio Musica distante (2012). Tra i suoi altri librii ricordiamo Istruzioni per l'uso del lupo (Castelvecchi, 1994), I cani del nulla (Einaudi, 2003), Senza verso (Laterza, 2004), Il libro della gioia perpetua (Rizzoli, 2010), Il popolo di legno (Einaudi, 2015). Con Due vite (Neri Pozza, 2020) ha vinto il Premio Strega 2021.

Vera Gheno - L'antidoto -  Longanesi
Un libro per tutti che si propone di diventare la nostra nuova grammatica social Prêt-à-Porter. La sociolinguista più seguita del web torna a raccontarci cosa facciamo, cosa potremmo fare meglio e cosa non dovremmo fare affatto quando siamo online.
Invidia, incompetenza, impulsività, narcisismo, noia. No, non è un elenco di peccati capitali 2.0, ma un assaggio di “veleni della Rete” su cui la penna affilata di Vera Gheno si sofferma in questo utile prontuario. La sociolinguista mette questa volta la competenza delle parole al servizio di un tema a lei molto caro, la vita online e il portato di malessere e disagio che troppo spesso la accompagna. Dalla polarizzazione del dibattito alla disumanizzazione dei personaggi percepiti come pubblici, dalla manipolazione della narrazione all’incapacità di selezionare i contenuti che è appropriato condividere da quelli che dovrebbero
restare privati, l’autrice passa in rassegna un’ampia gamma di comportamenti che adottiamo giornalmente sui social e ricostruisce la scala di disfunzioni relazionali e comunicative che ci avvelenano la vita, offrendone una lettura illuminante e proponendo soluzioni utili per disinnescarne gli effetti disastrosi.


Vera Gheno, sociolinguista, traduttrice dall’ungherese e divulgatrice, ha collaborato per vent’anni con l’Accademia della Crusca, ha insegnato come docente a contratto all’Università di Firenze per 18 anni e da settembre 2021 è ricercatrice di tipo A presso la stessa istituzione. La sua prima monografia è del 2016: Guida pratica all'italiano scritto (senza diventare grammarnazi); del 2017 è Social-linguistica. Italiano e italiani dei social network (entrambi per Franco Cesati Editore). Nel 2018 è stata coautrice di Tienilo acceso. Posta, commenta, condividi senza spegnere il cervello (Longanesi). Nel 2019 ha dato alle stampe Potere alle parole. Perché usarle meglio (Einaudi) e nel 2020 l'ebook per Longanesi Parole contro la paura. Istantanee dall’isolamento. Nel 2023 ha curato Parole d’altro genere. Come le scrittrici hanno cambiato il mondo (BUR). Si occupa prevalentemente di comunicazione mediata tecnicamente, questioni di genere, diversità, equità e inclusione.

Paolo Crepet - Prendetevi la luna. Un dialogo tra generazioni- Mondadori
 
Dopo il successo di Lezioni di sogni, il nuovo libro dello psichiatra più amato dai lettori.
«Prendetevi la luna» non è un consiglio, ma una suggestione. Non vale solo nei momenti difficili, ma anche in quelli di gioia, o quando si tende più alla rassegnazione che all’esaltazione. La luna è lì apposta, scompare e ricompare proprio perché se ci fosse sempre sarebbe banale. Funziona come il desiderio, che implica il cercar le stelle proprio quando non ci sono o
si teme siano nascoste da qualche parte dell’universo.
Oggi più che mai siamo catturati dal presente e ce lo siamo fatti bastare, forse atterriti per ciò che potrebbe essere alle porte o per sazietà di quanto possediamo. La famiglia fatica nella propria funzione autorevole, la scuola è inzuppata di burocrazia e impermeabile al cambiamento, l’attenzione per l’ambiente, tentando di garantire un futuro benefico, rischia di colpire la bellezza, mentre le tecnologie disegnano un mondo di relazioni mute e asservite a nuovi ordini categorici. È come se il futuro proponesse messaggi controversi invece che rassicuranti. Eppure, non sono gli eventi che ci stanno cambiando, ma noi che cambiamo gli eventi.
Inseguire un orizzonte, non conquistarlo, questo è il senso di pensare e di scrivere. E oggi c’è proprio bisogno di cercare qualcosa di nuovo. Non tutti ci provano, né sentono quest’obbligo. Si combattono guerre terribili, eppure è più preoccupante ciò che non fa rumore e che si annida in tante anime persuadendole ad arroccarsi, a difendersi chiudendo l’uscio di casa. Girano spacciatori di comodità, allettano i pensieri di molta gente.
In questo nuovo libro, Paolo Crepet torna sui temi a lui più cari, l’educazione, la scuola, la famiglia, con un intento chiaro: fornire uno strumento per orientarsi oltre la coltre di nubi che oscurano la luna, ovvero la speranza. Per questo dice ai giovani e anche a chi non lo è più: prendetevi la luna. Ognuno la sua, ovviamente.

PAOLO CREPET Paolo Crepet è psichiatra e sociologo. Per Mondadori ha pubblicato: Baciami senza rete (2016), Il coraggio (2017), Passione (2018), Libertà (2019), Vulnerabili (2020), Oltre la tempesta (2021) e Lezioni di sogni (2022).

 

 

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