La musica limita la creatività? C’è uno studio che lo afferma!
Un’analisi pubblicata da un gruppo di psicologi potrebbe far cambiare idea sull’utilizzo della musica durante i momenti in cui è necessario essere concentrati.
Se pensate che un sottofondo musicale potesse aumentare la concentrazione mentre si studia o si lavora, vi state sbagliando. Nell’immaginario collettivo una melodia di sottofondo aumenterebbe la concentrazione, ma in realtà potrebbe non essere affatto così: uno studio realizzato dagli psicologi dell’università di Lancaster, Central Lancashire e Gävle, e pubblicato su “Applied Psychology: An International Review”, affermerebbe che la musica di sottofondo limita fortemente la creatività.
«Abbiamo riscontrato prove molto evidenti di prestazioni sotto la media durante la riproduzione di musica di sottofondo rispetto ad ambienti silenziosi» ha affermato il dr. Neil McLatchie, co-autore della ricerca. Come scritto sul “Daily Mail”, gli psicologi hanno notato che ascoltare musica di sottofondo durante determinate attività come disegnare può essere utile, mentre può essere molto dannoso se si deve fare brainstorming o semplicemente scrivere. Lo studio comprende ogni tipologia di musica, dalle hit mondiali delle più grandi star ai brani classici senza testo.
L’esperimento ha coinvolto diversi partecipanti: i volontari dovevano completare vari rebus, giochi di logica e linguistici in diversi luoghi. L’esperimento si è svolto in librerie e biblioteche, con e senza musica. I ricercatori hanno anche analizzato il tipo di musica che veniva ascoltato, partendo da brani strumentali per arrivare a canzoni famose e facilmente orecchiabili.
Lo studio ha confermato che tutti i volontari erano fortemente influenzati dalla musica di sottofondo mentre eseguivano i test, mentre non hanno riscontrato difficoltà durante le prove in biblioteca o negli ambienti silenziosi. «I risultati vanno contro la visione popolare secondo cui la musica aiuta la creatività, mentre invece è dimostrato che qualsiasi brano – con o senza testo, familiare o no – disturba la concentrazione e la creatività» si legge nello studio.
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