19 Ottobre 2017
Quanto conosciamo davvero a fondo la nostra lingua? Non molto. O quantomeno, non tutti. Perché errori e strafalcioni affliggono ben 7 italiani su 10 (71%). Un’indagine condotta da Libreriamo, in occasione della XVII Settimana della lingua italiana nel mondo, su circa 8000 italiani di età compresa tra i 18 e i 65 anni, ha permesso di compilare una lista degli errori più diffusi.
L'apostrofo è uno scoglio durissimo per molti (68%), che per esempio scrivono scorrettamente qual'è (76%) invece che il corretto qual è. Il 69% degli italiani sbaglia l'uso dei congiuntivi, il 65% non si raccapezza tra i pronomi (uso di "gli" anche al femminile, quando invece il termine corretto è "le": "le ho detto" invece che "gli ho detto"). Lo scambio tra le lettere C e Q è un cruccio per il 58% degli italiani, che scrivono “evaquare l’edificio” invece di “evacuare l’edificio”. Anche "un po'" dà parecchi grattacapi: si scrive correttamente con l'apostrofo, perché deriva dal troncamento di poco, ma il 39% degli italiani usa forme scorrette come pò.
E gli errori più divertenti? “Devo fare la ceretta al linguine” (13%) invece della forma corretta “Devo fare la ceretta all'inguine” o la locuzione "a volte" che per il 27% degli italiani diventa "avvolte", il "pultroppo" che affligge il 23% degli italiani, evidentemente inconsapevoli che la forma corretta è "purtroppo". Stessa sorte per il 17% di italiani che parla di "salciccia" e non del corretto "salsiccia" e di "cortello" invece che di "coltello" (15% degli italiani).
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