25 Luglio 2017
Piantagrane e ribelli. È questo il ritratto dei secondogeniti che emerge da uno studio condotto da Joseph Doyle del MIT su un campione proveniente dagli Usa e dall'Europa. È più probabile, spiegano i ricercatori, che i secondogeniti vengano più ripresi a scuola o abbiano problemi con la giustizia rispetto ai primi nati.
Cercare di capire se sia possibile correlare l'ordine di nascita con i comportamenti ribelli e con problemi con la giustizia, allargando così lo sguardo oltre i primogeniti, è l’obiettivo dello studio. Pur interessando e coprendo zone molto diverse tra loro, i risultati per entrambi i paesi considerati – Florida e Danimarca - sono stati abbastanza simili. I secondogeniti, in modo particolare quelli di sesso maschile, avrebbero una maggiore probabilità di mostrare comportamenti problematici in ambito di delinquenza rispetto ai fratelli maggiori, dal 20 al 40% in più.
Le motivazioni di queste differenze sarebbero da ricercare nelle attenzioni rivolte dai genitori ai figli e non ad una differenza nell’educazione. I primogeniti, infatti, tendono ad avere molte più attenzioni materne rispetto ai fratelli minori e sarebbero più stimolati mentalmente dai genitori, che con i secondi nati si lascerebbero andare anche a comportamenti più permissivi e rischiosi in gravidanza. Inoltre, "I secondogeniti hanno modelli che sono bambini piccoli leggermente irrazionali, i loro fratelli maggiori", spiega Doyle.
Questi, dunque, i motivi che spingono a tracciare questo identikit dei secondi nati.
Photo credit: Pixabay
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