Preso in giro perché autistico, studia legge e vince la causa contro gli offensori


L’istruttore lo definisce "stupido": Ketan non ci sta e si prende la rivincita, ottenendo un risarcimento e il licenziamento dell'uomo.

05 Aprile 2017

Preso in giro perché autistico, studia legge e vince la causa contro gli offensori

Ketan Aggarwal è un trentenne londinese autistico. Chi vive un simile disagio ha a che fare spesso con l’insensibilità del prossimo ed è facilmente vittima di derisioni. Questo è quello che è accaduto anche a Ketan. Nel 2015 il ragazzo frequentava una palestra dove un istruttore, irritato da alcuni suoi atteggiamenti, lo ha insultato: mentre Ketan stava svolgendo l’attività in palestra ha detto all’istruttore che la musica impiegata per svolgere gli esercizi era troppo lenta, l'uomo allora lo ha chiamato “stupido”.  Ketan si è subito lamentato con la struttura per l’accaduto, non ricevendo, però, alcun tipo di attenzione. La situazione si è ripresentata anche nei giorni successivi, durante i quali Ketan ha continuato a ricevere offese da parte dell'istruttore. 

In seguito, Ketan ha deciso di studiare legge. Gli studi gli hanno permesso di approfondire il proprio caso, finché non ha effettivamente fatto causa al circuito di palestre, vincendo.
Nel corso del processo il giovane ha deciso di rappresentare se stesso. La Corte di Uxbridge County che si è occupata del caso, ha stabilito che la catena dovrà risarcire Ketan di 1390 sterline per offesa morale.

È stata infatti proprio l’offesa morale a fare male: “Chiamare qualcuno con una disabilità mentale ‘stupido’ è come deridere un ragazzo su una sedia a rotelle - spiega Aggarwal -  Per me non è mai stata una questione di soldi: è stato meraviglioso vincere”. E l’istruttore? Licenziato.

 

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