Rughe e doppio mento per chi usa troppo il cellulare

La postura scorretta mantenuta durante l’uso dello smartphone incide sul rilassamento cutaneo. Ed ecco collo rugoso e doppio mento.

14 Dicembre 2016

Rughe e doppio mento per chi usa troppo il cellulare

Rughe e doppio mento possono dipendere anche dall’utilizzo dello smartphone. Ebbene sì, tra i danni causati dall’utilizzo prolungato dei dispositivi elettronici, quali smartphone e tablet, ne spunta uno non di poco conto, soprattutto per chi al suo aspetto ci tiene: stare con il telefono in mano a guardare i social, inviare messaggi e navigare su internet, infatti, induce a una comparsa precoce delle antiestetiche rughe, soprattutto sul mento. È quello che viene chiamato tech neck, il collo rugoso, detto anche collo di tacchino. Questo si presenta con pieghe vicine che vengono denominate collane di Venere. Oltre che sul collo, il danno è avvertito anche dal mento o, per meglio dire, da quello che si presenta a questo punto come doppio mento. La pelle cede, appare rilassata. Come mai? Tutto colpa della postura, del capo inclinato a guardar il nostro caro display.

D’altronde che l’uso prolungato del telefono abbia effetti negativi sulla nostra salute è argomento assai discusso e quello del tech neck è solo uno dei tanti danni constatati.

Oltre all’affaticamento visivo e ai mal di testa, c’è da considerare anche l’effetto dannoso apportato a tendini e articolazioni delle dita, ma anche a polsi e gomiti. E poi c’è la gobba da sms, anche questa dovuta alla cattiva postura. Bisognerebbe allora correggere proprio questa: tenere le spalle indietro e la testa in su.

Chinare il capo in avanti, infatti, mette a dura prova le nostre vertebre. Pensate che, se tenendo il capo diritto il collo sostiene circa 4 o 5 kg, flettendolo in avanti di 30 gradi questo peso raggiunge i 18 chili.  

E che dire di germi e batteri? Sul nostro smartphone se ne annida una quantità notevole. Vogliamo farci un’idea? Secondo una ricerca dell’Università dell’Arizona, la tavoletta del wc ha solo un decimo dei batteri che ci sono sul nostro smartphone!

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