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Il "mansplaining". Quando gli uomini pensano di saperne di più

Mansplaining è un neologismo che indica le spiegazioni non richieste e paternalistiche fatte da uomini a donne che non ne hanno bisogno.

"Mansplaining" indica un certo atteggiamento paternalistico assunto da alcuni uomini (ma non solo), quando spiegano a una donna qualcosa di ovvio, oppure di cui lei è esperta, pensando di saperne sempre e comunque più di lei o peggio che lei non capisca davvero.

Si tratta di un neologismo risalente ad una conversazione online avvenuta nel 2008 ed originata dalla pubblicazione sul Los Angeles Times di un articolo della scrittrice e giornalista Rebecca Solnit, dal titolo "Men who explain things", Uomini che spiegano cose.

Proprio pochi giorni fa, il più grande sindacato svedese per impiegati, Unionen, ha organizzato un'iniziativa per permettere alle persone di sfogarsi, raccontando la propria frustrazione per aver subito una spiegazione non richiesta o per suggerire alle persone la reazione più adatta da avere verso chi si comporta da "mansplainer".

Dal 14 al 18 novembre è rimasta infatti aperta una linea telefonica gratuita per segnalare casi di "mansplaining". 

La metà delle chiamate provenivano proprio da uomini, per esempio padri interessati a spiegare ai propri figli cosa fosse il mansplaining, come rispondere a chi lo fa e come non esserne responsabili a propria volta.

Il valore dell'iniziativa è stato molto discusso sui social network, dove non sono mancate anche delle critiche.

La campagna è stata infatti interpretata da alcuni uomini come un attacco nei loro confronti, cosa che spesso capita quando si parla di uguaglianza di genere e di casi in cui la discriminazione nei confronti delle donne si fa ancora sentire.

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