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16 Novembre 2016
Il cervello usa i colori per farci capire cosa è meglio mangiare.
Il colore degli alimenti determina la percezione che ne avrà il cervello, in termini di valore nutrizionale, ovvero di apporto calorico e proteico.
Come un "semaforo al contrario", il cervello è attirato dal rosso, mentre si blocca di fronte al colore verde.
Uno studio della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste spiega come la vista assumerebbe il ruolo di senso principale nelle scelte alimentari, basandosi su un "codice colore" per valutarne l'apporto calorico.
"Secondo alcune teorie il nostro sistema visivo si è evoluto per identificare facilmente bacche, frutta e verdura particolarmente nutrienti nel mezzo del fogliame della giungla", spiega Raffaella Rumiati, neuroscienziata e coordinatrice del nuovo studio.
"In particolare siamo molto efficienti nel distinguere il rosso dal verde", precisa la dottoressa, a sostegno del fatto che l'essere umano è un "animale visivo", a differenza di altre specie, come ad esempio i cani.
"È soprattutto il colore degli alimenti a guidarci", spiega ancora Rumiati.
"Nei cibi naturali, non processati, il colore è un buon predittore dell'apporto calorico" precisa Francesco Foroni, primo autore della ricerca.
"Più un cibo non processato tende al rosso più è probabile che sia nutriente, mentre quelli verdi tendono a essere poco calorici", quindi meno utili per la sopravvivenza dell'organismo.
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