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“Io Kitchen”, la cucina pensata per i disabili

"Non è l’operatore che si muove e la cucina sta ferma, ma è il contrario, è la cucina a muoversi", l'idea di due giovani fiorentini al “Maker Faire” di Roma.

Un tavolo che ruota su se stesso, dotato di tutto ciò che è necessario per preparare un pasto, dal lavandino al piano cottura.

Si chiama Io Kitchen ed è il progetto presentato al Maker Faire di Roma da due ragazzi di Firenze.

Andrea Bruni e Valerio Monticelli spiegano così la loro proposta "Non è l’operatore che si muove e la cucina sta ferma, ma è il contrario, è la cucina a muoversi".

Un'applicazione con comando vocale permette di comandare Io Kitchen anche a persone con disabilità, senza dover affrontare ulteriori difficoltà per spostarsi da una parte all'altra della cucina.

L'idea nasce dalla tesi di laurea di Valerio.

"Noi abbiamo proposto la nostra idea ai più grandi produttori di cucine a livello italiano, soltanto Electrolux ci ha dato un feedback positivo", spiega Andrea, ma la distribuzione è stata impedita da problemi economici.

"Loro erano interessati a distribuire il prodotto solo se io e il mio socio ci fossimo accollati il costo di prototipazione dell’oggetto, preventivato in 22.500 euro, che era una cifra fuori dal nostro budget".

Andrea e Valerio stanno ora provando a distribuire la loro cucina per disabili attraverso la "maker economy", che prevede la collaborazione tra artigiani.

"Gli ordini già ci sono", spiega Andrea Bruni, "ma siamo alla Maker Faire anche per avere l’opportunità di conoscere possibili investitori e per vedere se riusciamo a fare il salto di scala, dall'artigianato al prodotto industriale".

Inizialmente avevano provato proponendo Io Kitchen solo alla nicchia di mercato riferita ai disabili, ma con scarsi risultati.

Dando invece una connotazione più neutra al loro prodotto, le richieste hanno iniziato ad essere considerevoli.

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