extra

Il ritardo è una malattia di chi è multitasking

Nell'orologio mentale di chi non è puntuale, i minuti durano 77 secondi.

26 Settembre 2016

Il ritardo è una malattia di chi è multitasking

I ritardatari avrebbero un orologio mentale diverso rispetto alle persone puntuali.

Lo dice una sintesi di diverse ricerche scientifiche condotte condotte in questo campo, elaborata dal Wall Street Journal.

I minuti della giornata di chi non è puntuale durano 77 secondi, il 30% in più rispetto a chi ama la puntualità, che vive invece il tempo come se un minuto durasse 58 secondi.

I ritardatari cronici spesso sono anche persone estremamente multi-tasking, sempre indaffarati a fare più cose contemporaneamente.

La mancanza di puntualità coincide quindi con un difetto di concentrazione.

Arrivare in ritardo non è necessariamente una mancanza di rispetto o maleducazione. Implica piuttosto un errore sistematico nel calcolo del tempo necessario per essere pronti e raggiungere la destinazione.

Il ritardatario si muove in un universo temporale differente, la sua percezione del tempo è difettosa, le sue previsioni sono condannate all'errore.

Justin Kruger, esperto psicologia sociale, propone alcuni rimedi per affrontare la tendenza al ritardo cronico.

Primo fra tutti propone di “scomporre” in tanti elementi una singola operazione.

Provando ad esempio ad immaginare in anticipo quanto tempo richiederà fare la doccia, lo shampoo, asciugare i capelli, vestirsi, truccarsi, chiamare un taxi,... aiuta a fare una previsione più realistica e ridurre la possibilità di errore.

Se invece si ha un appuntamento la mattina presto, tirare fuori i vestiti dal guarda roba la sera prima, aiuterà a risparmiare tempo. 

Anche impostare delle sveglie ad intervalli di tempo un’ora prima, 30 minuti prima, 15 minuti prima è utile a non distrarsi in altre attività.

Webradio

Radio Monte Carlo sempre con te

Disponibile su