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Il padre di una vittima del Bataclan denuncia Google, Facebook e Twitter, "Hanno aiutato i terroristi!"

I tre colossi del web denunciati dal padre dell'unica vittima americana della strage del Bataclan. Avrebbero favorito la propaganda e le operazioni di reclutamento.

Il padre di Nohemi Gonzalez, unica vittima americana del Bataclan, ha sporto denuncia contro Google, Facebook e Twitter.

Reynaldo Gonzalez, padre della 23enne deceduta negli attentati di Parigi dello scorso novembre, ha accusato i "giganti del web" di aver aiutato i terroristi e di essere a loro modo complici delle loro attività, favorendole. 

Secondo l'uomo, i social network avrebbero "consapevolmente" permesso allo Stato Islamico di fare propaganda, reclutare seguaci e raccogliere fondi a sostegno del terrorismo. L'avvocato di Gonzalez ha dichiarato che la causa non sarà perseguita in seguito a quanto pubblicato sui siti delle rispettive aziende, ma in merito al comportamento che avrebbero incoraggiato.

Per la legge degli Stati Uniti, infatti, le reti sociali non sarebbero responsabili dei contenuti pubblicati, sebbene questi vengano controllati da servizi interni dedicati.

Controlli che non sarebbero quindi sufficienti, per questo genitore, ad arginare la diffusione di idee potenzialmente pericolose. Le aziende dovrebbero prevedere proprio un diverso funzionamento della rete social, in cui la condivisione libera di contenuti può portare a cattive interpretazioni e, se usata da terroristi, a risultati catastrofici.

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