Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: le iniziative
Incontri e manifestazioni per ribadire il no alla violenza sulle donne. Non solo il 25 novembre, ma ogni giorno
Il 25 novembre si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. La ricorrenza è stata istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1999 e la data scelta non è affatto casuale. È nel ricordo di un brutale assassinio, avvenuto nel 1960 nella Repubblica Dominicana, ai tempi del dittatore Trujillo. Tre sorelle, Maria Teresa, Minerva e Patria Mirabal, considerate rivoluzionarie, vennero torturate e massacrate. I loro corpi vennero gettati in un burrone e venne simulato un incidente.
Non sempre, e non ovunque, le cose sono cambiate. Ancora oggi si combatte quotidianamente una battaglia per la parità di genere, troppo spesso negata a donne costrette in una posizione subordinata rispetto agli uomini.
Per mantenere in vita la memoria delle tante donne vittime, si ricorre spesso a simboli e colori. Su tutti le scarpe rosse, che simboleggiano l’amore che si trasforma in odio e in violenza, ma anche una panchina rossa, simbolo del posto occupato da una donna che non c’è più. O ancora l’anfora con due manici, il gesto del portare insieme che evidenzia l’importanza della solidarietà, e la “Giornata arancione”, proclamata dall’ONU per il 25 di ogni mese.
In Italia non mancheranno le iniziative per omaggiare i valori di libertà, rispetto e dignità che ispirano questa ricorrenza. Il Teatro Regio di Parma rinnova anche quest’anno la propria partecipazione alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Il 25 novembre il Teatro Regio espone sui suoi gradini scarpe rosse e illumina il colonnato di rosso. In programma anche tre cucù verdiani dai fornici del Teatro alle ore 13.00, 15.00, 17.00 e in Ridotto alle 17.30 il recital a ingresso libero Non lasciarmi in abbandono con le allieve dell’Accademia Verdiana.
Nel melodramma verdiano, molte sono le scene in cui personaggi femminili sono vittime di violenza da parte di uomini. In questa giornata così importante che affronta uno dei temi più tragici della società odierna, il nostro auspicio è che la musica di Verdi ci avvicini alla sofferenza delle donne protagoniste delle sue opere. Ci auguriamo che scene e parole, oggi tragicamente attuali, un giorno possano essere percepite come ricordo di passata barbarie e non come rintocchi di una campana che risuonano con agghiacciante regolarità. L’arte di Verdi in questo momento e in questo giorno è per noi soprattutto una denuncia, che tutti dovremmo rendere nostra.
Neanche per finta è realizzato nell’ambito di RegioInsieme, il progetto con cui da anni il Teatro sensibilizza e ispira la comunità rispetto a temi sociali e di inclusività. Per questa ragione, il Teatro invita tutti ad aggiungere la propria voce, raccontando e condividendo l’iniziativa sui propri profili social attraverso l’hashtag #neancheperfinta, allargando così la riflessione e la consapevolezza e coltivando la fiducia che ogni giorno, anche grazie alla musica e alla cultura, si combattano episodi di violenza.
Il 25 novembre, nell'ambito della campagna "Orange the World", promossa dall’Onu, da UN Women e dalla Federazione Europea del Soroptimist il Forte di Bard sarà illuminato di arancione. La campagna "Orange the World" è focalizzata quest’anno sul tema del femminicidio e ha l’hashtag #NessunaScusa.
L'associazione Non una di meno invita per il 2024 a scendere in piazza il 23 novembre.
Sempre sabato 23 novembre WIFTMI – Women in Film, Television & Media Italia è a Palazzo Merulana con l’evento Cambiamo copione! Le industrie culturali contro la violenza di genere.
La Fondazione Una Nessuna Centomila ricorda la mostra la mostra C’è ancora domani, sempre, con gli scatti realizzati dal fotografo Claudio Iannone durante le riprese del film di Paola Cortellesi. Lunedì 25 novembre proiezione del docufilm di Maria Grazia Liguori e Francesco Calandra, La casa viola, casa-rifugio e di Familia, opera seconda di Francesco Costabile, dove Barbara Ronchi, Francesco Di Leva, Francesco Gheghi .
Fino 30 novembre l’Associazione Nazionale Antiviolenza “Senza Veli sulla Lingua” (SVSL), in collaborazione con l’impresa sociale Freedom Power (FP), presenta in varie città italiane il progetto L’Abito del sogno Infranto. Si tratta di un abito chiazzato di rosso (realizzato dalla sartoria sociale Freedom Power) che diventa simbolo della lotta al femminicidio.
Con l'iniziativa “Alexa, rompi il silenzio”, chi rivolgerà queste parole al celebre apparecchio di assistenza virtuale ascolterà una serie di contenuti realizzati dalla psicoterapeuta Stefania Andreoli, dedicati ai segnali di una relazione tossica e ai tipi di aiuto da prestare a chi è oggetto di violenze.
(Foto Getty Images)