La musica che più amiamo è quella della nostra adolescenza

Uno studio rivela perché siamo così legati alle canzoni della nostra giovinezza

30 Luglio 2024

La musica che più amiamo è quella della nostra adolescenza

“Quando le persone ascoltano musica, sono attratte da quanto quell'artista sia simile a loro, da quanto il racconto di un pezzo combaci con un episodio della loro vita, o a un momento, uno stato d'animo che si è provato e sperimentato sulla propria pelle". Probabilmente non servirebbe uno studio per giungere a queste conclusioni, ma si dà il caso che lo stralcio che vi abbiamo proposto provenga proprio da uno studio condotto da David M. Greenberg, ricercatore presso la Bar-Ilan University di Tel Aviv, coadiuvata dall’Università di Cambridge.
Un report che ci dice ascoltiamo musica che in qualche modo “ci parla” e che quella che ci rimane nel cuore, anche con il passare degli anni, è quella che abbiamo più amato durante la nostra adolescenza. Anche qui verrebbe da dire che non è poi chissà quale scoperta, ma l’importanza di studi come quello in questione danno un peso scientifico e statistico a convinzioni che sono per lo più legate a percezioni.
Ai soggetti intervistati in ogni continente è stato chiesto anche di valutare le caratteristiche della personalità degli artisti attraverso alcuni criteri base: apertura mentale, coscienziosità, estroversione, gradevolezza e nevrosi. E così scopriamo che – ad esempio – secondo la vox populi David Bowie viene “schematizzato” come un cantante da elevata apertura e nevrosi.
Nello studio si sottolinea che le preferenze musicali sono catalogabili anche sotto l’aspetto di emozioni come l’eccitazione, la valenza e profondità.

(Foto Getty Images)

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