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Il panettone milanese conquista la Gran Bretagna

I sudditi della Regina Elisabetta pazzi per il panettone. Trionfo del made in Italy? Sì, ma con delle storpiature...

Il panettone va alla conquista della Britannia. Ok, quello è il nome che i romani davano all’isola al di là della Manica, ma ci siamo capiti.
Il fatto è che da quelle parti pare abbiano scoperto il tipico dolce milanese. E ne vanno pazzi.
Waitrose, una delle maggiori catene nazionali di supermercati, ha aumentato le vendite del 59%. Da Tesco, Sainsbury e altre catene la situazione non è molto diversa. In tutti questi market diffusi in ogni dove tra Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda i nostri panettoni campeggiano lungo scaffali ed espositori.
E l’inghippo dove sta? Che accanto ai nostri marchi – soprattutto quelli industriali, ma non solo – stanno ora comparendo prodotti che di made in Italy non hanno nulla. E soprattutto non hanno nulla a che spartire da un punto di vista qualitativo: nel senso che quella roba chiamata panettone del dolce meneghino non ha nulla.
E pure la malaugurata e discutibilissima abitudine di modificare il panettone tradizionale togliendo uvette e/o canditi nonché aggiungendo creme e glassature di ogni tipo, colore e sapore, in Gran Bretagna ha trovato nuove frontiere: nei panettoni non made in Italy potrete trovare aggiunte tipo thé verde, aceto balsamico o pistacchi…
Buon Natale!

(Foto Getty Images)

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