27 Settembre 2021
In questa estate così straordinaria per l'Italia a livello agonistico, il tricolore è sventolato di nuovo sul gradino più alto e questa volta, per le sue prelibatezze dolciarie. Ben una coppa del mondo, conquistata a Lione dal terzetto Lorenzo Puca, Massimo Pica e Andrea Restuccia.
Alla Coupe du Monde de la Pâtisserie, la più importante competizione mondiale per pasticcieri, i nostri connazionali hanno gareggiato preparando una torta gelato, un dessert da ristorante e uno al cioccolato. Hanno battuto la Francia, padrona di casa, arrivata terza, dietro al Giappone, vincendo il primo premio grazie a una grande torta intitolata "The Art of Nature". Il dolce, alto ben 165 centimetri, è una vera e propria scultura di fiori e insetti di cioccolato, tra cui due grandi formiche e un’ape gigante che offre loro del miele.
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Ma chi sono i nostri artisti del dolce? Andrea Restuccia, 28 anni (Piemonte), si è riconvertito alla pasticceria poiché la prova di scultura del ghiaccio è stata eliminata. Al cioccolato c’era Massimo Pica, 36 anni (Lombardia), mentre Lorenzo Puca, 32 anni (Abruzzo), ha trasformato lo zucchero. La squadra, allenata da Alessandro Dalmasso, ha avuto a disposizione 10 ore per realizzare il dolce da competizione.
Tra le novità del 2021, il dessert da ristorante che sostituisce il dessert al piatto delle passate edizioni. "Lo scopo, è quello di promuovere la professione di pasticciere da ristorante e la collaborazione tra lo chef e il pasticciere. La giuria ha prestato particolare attenzione alla combinazione di sapori e trame scelte, alla preparazione: tutto è stato servito à la minute, come un piatto mandato al ristorante", spiega il presidente Pierre Hermé. E per giudicare questa categoria è stata istituita anche una commissione apposita composta da cinque pastry chef e tre chef: Sébastien Vauxion, Brandon Dehan, Giuseppe Amato, Jordi Roca, Eunji Lee, Glenn Viel, Sang Hoon Degeimbre, Dominique Crenn. "Partecipare come giurato a questa competizione" spiega Giuseppe Amato, del tre stelle La Pergola di Roma, "è stato un onore e sono felice che nel mondo si sia capito quanto il dessert al piatto, sia importante e quanto identifichi un mestiere".
La silhouette femminile del trofeo della Coppa del Mondo di Pasticceria (ideata da Gabriel Paillasson nel 1989) simboleggia la trasformazione dei quattro elementi attraverso l’atto creativo del pasticciere: la sfera (aria) influenza mondiale, ascensione umana; l’altopiano (acqua): ghiaccio e trasparenza; la donna (fuoco): zucchero tirato, soffiato, versato; la base (terra): il cioccolato scolpito, la modanatura.
Particolare attenzione, in questa edizione, a un approccio responsabile ed ecologico del lavoro: banditi anche additivi come coloranti, polveri glitter e biossido di titanio.
(Foto: Coupe du Monde de la Pâtisserie)
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