12 Febbraio 2021
Sono esempi di pura bellezza vivente, meravigliose ed effimere. Sono le farfalle, capaci di portare gioia nei cieli e regalare un sorriso ammirato a chi le guarda. Adesso un imponente censimento, condotto dal Dipartimento di Biologia dell’Università di Firenze con la collaborazione attiva di tanti volenterosi cittadini italiani, ha registrato le specie di farfalle presenti nel nostro paese. Sono oltre 200, con ben 20.000 sequenze di DNA.
Si è così scoperto che alcune specie vivono solo in certe zone del nostro paese. «Abbiamo verificato che le Alpi e l’area che racchiude la penisola insieme alla Sicilia sono due diverse regioni per le farfalle», ha spiegato il ricercatore di Zoologia Leonardo Dapporto, che ha curato la ricerca «e solo sette specie vivono in entrambe. A ogni specie endemica di ciascuna delle due regioni corrisponde un rischio specifico di estinzione: dovranno essere presi provvedimenti che considerino la loro esatta distribuzione, ora chiaramente ricostruita».
Capire infatti quali specie di farfalle abitino le nostre regioni è assai importante per studiare le strategie tese alla loro salvaguardia. Lo studio è internazionale, realizzato in collaborazione con i ricercatori dell’Università di Torino, dell’Istituto di Biologia evolutiva di Barcellona, dell’Istituto botanico di Barcellona, dell’University College di Londra e dell’Università di Oulu in Finlandia.
Un grande sforzo, per tutelare le nostre bellissime farfalle italiane.
A contribuire sono stati con entusiasmo i cittadini, che hanno inviato oltre 300.000 segnalazioni, grazie a piattaforme di citizen science su cui sono state raccolte fotografie, osservazioni, avvistamenti. Hanno collaborato anche otto parchi nazionali italiani: il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano; quello dell’Appennino Tosco-Emiliano, delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna; dei Monti Sibillini, del Gran Sasso e Monti della Laga; d’Abruzzo, Lazio e Molise; della Maiella; dell’Alta Murgia.
Il professor Dapporto ha ricordato: «In un contesto di cambiamenti ambientali repentini e imprevedibili le strategie per proteggere le farfalle dovranno basarsi sulla conoscenza dell’esatta distribuzione di queste specie e del pericolo di estinzione a cui ciascuna di esse è sottoposta nelle differenti aree. I parchi nazionali avranno la maggiore responsabilità nel proteggere le farfalle endemiche più a rischio, a vantaggio della conservazione di una biodiversità invisibile che non vorremmo scomparisse poco dopo la sua scoperta».
(Photo by Evan Buchholz on Unsplash)
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