26 Gennaio 2021
La musica è una delle invenzioni più importanti di tutti i tempi. Molte sono le teorie che accompagnano le sue origini, alcune discordanti tra loro. I più sono convinti che la scoperta sia stata fatta dagli umani, ma un nuovo studio, pubblicato su bioRxiv, ribalta questa credenza.
David Schruth e il suo team di lavoro della Washington State University sono convinti che l'origine della melodia risale a circa 50 milioni di anni fa ed è stata possibile grazie ai primati. Come sappiamo, gli scimpanzé saltano sugli alberi per spostarsi e molte specie nel farlo emettono delle specifiche vocalizzazioni - definite protomusicali dagli studiosi - utili per coordinare e controllare tutti i muscoli del corpo durante gli spostamenti, al fine di non cadere al suolo.
Si tratta di richiami modulati, complessi e musicali che danno all'animale la percezione del proprio corpo, in una sorta di autopromozione, e l'aiutano a non precipitare per terra. Il canto umano sarebbe, quindi, una evoluzione di questi vocalizzi dei primati.
Ovviamente nel tempo, con l'evoluzione delle specie l'uomo ha saputo abbinare al canto e alla musica emozioni che vanno oltre al mero spostarsi di albero in albero, arrivando alla creazione artistica come la conosciamo oggi.
Non tutti sono d'accordo su questa teoria, ma nessuno può negare il fatto che i nostri antenati siano stati tra i primi a usare vocalizzi e richiami in natura.
(Photo by Kunal Shinde on Unsplash)
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