Pierfrancesco Favino dice la sua: i personaggi italiani non dovrebbero essere interpretati da attori stranieri. E' disprezzo per il nostro cinema?

Dopo le parole di Favino alla Mostra del Cinema, anche altri attori prendono posizione e lo appoggiano

06 Settembre 2023

Pierfrancesco Favino dice la sua: i personaggi italiani non dovrebbero essere interpretati da attori stranieri. E' disprezzo per il nostro cinema?

Le parole di Pierfrancesco Favino alla Mostra del Cinema di Venezia stanno facendo discutere. Favino, riferendosi a due film statunitensi, dedicati a due personaggi italiani, ha avuto da ridire. Le pellicole sono "House of Gucci" e "Ferrari", quest'ultimo appena presentato alla manifestazione veneziana. Entrambi, interpretati da Adam Driver. 

Favino (che ha presentato alla Mostra il film "Comandante") ha esordito in questo modo: "I Gucci avevano l’accento del New Jersey, non lo sapevate?", ironizzando sull'accento italiano degli attori statunitensi del film (tra cui Lady Gaga). E ha aggiunto: "C’è un tema di appropriazione culturale, non si capisce perché non io, ma attori di questo livello non sono coinvolti in questo genere di film che invece affidano ad attori stranieri lontani dai protagonisti reali delle storie, a cominciare dall’accento esotico. Se un cubano non può fare un messicano perché un americano può fare un italiano? Solo da noi. Ferrari in altre epoche lo avrebbe fatto Gassman, oggi invece lo fa Driver e nessuno dice nulla. Mi sembra un atteggiamento di disprezzo nei confronti del sistema italiano, se le leggi comuni sono queste allora partecipiamo anche noi".

Le parole di favino hanno innescato il dibattito. Il regista Pupi Avati ha dichiarato a La Repubblica: "Favino ha pienamente ragione. Visto che capita spesso che gli americani facciano film sugli italiani, ha perfettamente un suo senso che siano interpretati da italiani. Ferrari, un modenese, che viene dal Nebraska, fa un po’ ridere". Ed Edwige Fenech: "Favino ha ragione, gli americani hanno avuto molto più spazio nei film italiani che non il contrario... Anche nel film Gucci, per carità gli attori sono grandi attori ma non sono italiani, oltre al fatto che sul film bisogna stendere un velo pietoso, non è certo il modo giusto di dipingere una famiglia". Per Gabriele Salvatores "il tema posto da Pierfrancesco Favino, che è un mio caro amico, è una questione molto complessa su cui bisognerebbe riflettere in maniera più approfondita e comunque il fatto che oggi ne stiamo discutendo dimostra l’importanza del tema".

(Foto Getty Images)

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