Stefano Accorsi fa un bilancio della sua vita e della sua carriera
Tra foto e ricordi personali, l'attore si confessa: "Ho viaggiato. Ho sognato. Sono caduto e mi sono rialzato, inseguendo sempre i miei sogni"
Stefano Accorsi si racconta, a 50 anni e allo scoccare dei 30 di carriera: ricordi d'infanzia, gavetta, successo, popolarità. In "Album Stefano Accorsi" l'attore bolognese, coadiuvato dal giornalista e scrittore Malcom Pagani, ripercorrere le tappe più importanti del suo percorso di vita e d'arte, dal debutto con Pupi Avati alla Scuola di Teatro di Bologna, da "L'ultimo bacio" di Gabriele Muccino a "Le fate ignoranti" di Ferzan Özpetek.
Lo fa affidandosi al contributo di grandi fotografi (Luca Babini, Maki Galimberti, Giovanni Gastel, Claudio Porcarelli, Oliviero Toscani) e alla sua propensione di narratore. «Ho viaggiato. Ho sognato. Sono caduto e mi sono rialzato, inseguendo sempre i miei sogni. Dentro questo libro, c'è una lunga parte della mia esistenza. Raccontarla, mi ha fatto scoprire cose di me che neanche ricordavo: volti, voci, persone che mi hanno accompagnato in un'avventura che non vorrei rivivere in nessun altro modo. Ho molta voglia di viaggiare ancora», spiega Accorsi. I proventi del libro, pubblicato in italiano e inglese e coordinato da Saverio Ferragina, saranno devoluti alla famiglia di Giulio Regeni al fine di sostenere la loro battaglia, per avere verità e giustizia.
(Foto Getty Images)