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L'arte vince: le opere russe restano per ora in Italia

L'Ermitage annuncia che non chiederà il ritiro immediato delle opere date in prestito al nostro paese

In un momento difficile, le parole del direttore generale dell’Ermitage accendono una luce di speranza. "I ponti della cultura si fanno saltare in aria per ultimi" ha detto Michail Piotrovsky, annunciando che il museo di San Pietroburgo ha raggiunto un accordo col ministero della Cultura Russo: la richiesta di un ritiro immediato delle opere in prestito è attenuata.

"I dipinti di Tiziano e Picasso -afferma Piotrovsky- resteranno in Italia per diverse settimane. Lo stesso vale anche per le opere dell'Ermitage che fanno parte della mostra 'Grand Tour' che, previo accordo con gli organizzatori, saranno ritirate alla chiusura ufficiale". “Abbiamo bisogno di nuovi approcci e accordi, senza un ritorno alla Guerra Fredda" conclude Piotrovsky. In particolare: la 'Giovane donna' di Picasso, esposto per la prima volta in Italia fino al 15 maggio a Palazzo Rhinoceros, sede della Fondazione Alda Fendi, e  la 'Giovane donna con cappello piumato' di Tiziano, esposta alla mostra di Palazzo Reale (‘Tiziano e la figura della donna veneziana nel '500' fino al 5 giugno) rimarranno fino alla chiusura della mostra (27 marzo). Così anche le 25 opere della rassegna dedicata al ‘Grand Tour’ alle Gallerie d'Italia, sempre a Milano. 

(Foto Getty Images)

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