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L'urlo di Munch: finalmente svelato il mistero della sua iscrizione

Una frase enigmatica ha da sempre fatto arrovellare gli studiosi: ora arriva la risposta definitiva

L’Urlo del norvegese Edvard Munch, insieme alla Gioconda di Leonardo, è una delle opere d'arte più note al mondo. Meno conosciuta è invece una misteriosa iscrizione fatta a matita e visibile a occhio nudo. Dove? Guardate in alto a sinistra.  

Notata per la prima volta nel 1904 recita: “Kan kun vaere malet af en gal Mand” che significa: “può essere stato dipinto solo da un pazzo”.  

Per anni gli esperti si sono chiesti se potesse essere stato un atto vandalico o invece una iscrizione dello stesso artista. 

Il Museo nazionale norvegese non ha più dubbi. È la firma di Munch. Grazie alla tecnologia a infrarossi è stata analizzata la grafia, e confrontata con appunti e lettere del pittore si è arrivati a questa conclusione.  

La scritta potrebbe essere stata realizzata nel 1895 dopo che il dipinto fu esposto per la prima volta a Oslo. Le critiche all’epoca non furono affatto buone e vennero sollevati dubbi sulla salute mentale di Munch che rimase molto ferito dalle accuse.  

Per la curatrice del Museo nazionale norvegese, dove l’opera è esposta, più che essere una ammissione di pazzia dell’artista è invece una risposta ironica a chi lo riteneva una persona con problemi psichiatrici.  

Il dipinto è stato rubato per ben due volte e poi recuperato. La prima volta nel 1994 la seconda dieci anni dopo. L’Urlo di Munch è tornato ad essere esposto dal 2008.  

(foto Getty Images)

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