Parigi: i tulipani della discordia

L'intento era davvero generoso: far dono alla città di Parigi di un monumento in onore delle vittime dell'attentato terroristico del 2015. Il celebre scultore Jeff Koons, tra i più quotati nel panorama dell'arte contemporanea, era stato incaricato dagli Stati Uniti di creare un'opera commemorativa, che sarebbe stata poi donata alla capitale francese.

L'opera è stata eseguita ed è il controverso "Mazzo di tulipani": 12 metri e 34 tonnellate di peso per un bouquet di tulipani d'acciaio che ha alimentato accanite polemiche.

I voluminosi tulipani dovevano essere inizialmente collocati vicino al Trocadéro, tra il Museo d'arte moderna e il Palais de Tokyo, ma l'eccessivo peso della scultura aveva motivato il loro spostamento sul retro del Petit Palais. E già artisti e architetti francesi avevano inviato una lettera aperta al quotidiano Libération criticando la scelta del luogo che avrebbe ospitato la scultura (lontana dal luogo della strage e tale da cambiare la prospettiva sulla Torre Eiffel), la scelta dell'artista (troppo legato a un'arte spettacolare e commerciale) e le spese di installazione e manutenzione dei tulipani, di cui si sarebbe dovuta occupare la città. Per inciso, il bouquet è costato 3 milioni e mezzo di euro, elargiti da donatori privati.

Da parte sua Jeff Koons ha assicurato che non percepirà alcun guadagno dai tulipani: l'80% dei ricavi percepiti dai suoi diritti d'autore andrà alle associazioni delle vittime degli attentati parigini, il 20% restante al comune di Parigi per la manutenzione dell'opera. 

Ma neanche questo ha placato le polemiche: c'è chi ha definito i poveri tulipani dei grandi marshmallow colorati; il critico d'arte del Le Nouvel Observateur li ha chiamati «11 posteriori colorati montati su aste». Va detto che si registrano anche pareri positivi, tra cui quello del sindaco di Parigi Anne Hidalgo, che ha parlato dei tulipani come  di «un bellissimo regalo» e ha anche commentato che «tutto è grande a Parigi» e quindi anche le discussioni...

(Foto Getty Images)