19 Maggio 2023
L'edizione numero 50 di Umbria Jazz è stata presentata nel celebre club Blue Note Milano, alla presenza del Sindaco Andrea Romizi, della Presidente della Regione Donatella Tesi, del Direttore Artistico Carlo Pagnotta, del Direttore Generale Fondazione Perugia, Fabrizio Stazi, del presidente della Fondazione Uj Gian Luca Laurenzi, di Paolo Salvaderi, Amministratore Delegato di RadioMediaset. Durante la conferenza stampa è arrivato per un omaggio e un saluto anche il Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. A condurre la conferenza stampa è stato Nick The Nightfly. Non è mancata la musica di qualità, con l'esibizione del collettivo The Umbria Jazz House Band
Radio Monte Carlo è radio ufficiale di Umbria Jazz
Dalla prima edizione della manifestazione sono passati cinquant’anni. Sono cambiate più volte le formule, sono mutati anche gli assetti istituzionali, con la sigla UJ si sono svolte manifestazioni in tutti i continenti, si è aperto ad altri generi musicali, dai grandi artisti brasiliani alle star del rock, ma sempre con il jazz nel cuore.
Umbria Jazz è diventato anche un fenomeno di costume, con le sue folle e le formule originali, segnato soprattutto dal legame fortissimo tra musica e storia, paesaggi e città dell’Umbria e dalla costante ricerca della più alta qualità musicale: negli ultimi cinquanta anni, tutti i grandi del jazz hanno calcato i palchi dell’Umbria.
Nessuno lo avrebbe detto, quel 23 agosto 1973, quando a Piediluco andò in scena il concerto inaugurale. Il cinquantesimo anniversario è un punto di arrivo e nello stesso tempo di ripartenza. Celebrarlo non significa adagiarsi sugli allori della storia ma prendersi sulle spalle la responsabilità del futuro di uno straordinario ed unico patrimonio culturale da mantenere e tutelare.
La formula di Umbria Jazz 50th Anniversary al suo esordio fu definita dei “tre festival in uno”, per descrivere tre diverse angolazioni, sia ambientali che artistiche, che nella loro sintesi restituiscono la complessità e la storia di una manifestazione con alle spalle una vita di mezzo secolo.
Il primo festival è quello dell’Arena Santa Giuliana, dove sono ospitati i grandi eventi, di jazz ma non solo, che richiamano il pubblico più numeroso. A prescindere dai generi, il filo rosso seguito dal direttore artistico, Carlo Pagnotta, è quello della più alta qualità musicale. L’Arena nel cuore della città viene allestita come un confortevole teatro open air.
Il secondo festival è quello del Teatro Morlacchi, riservato al jazz e agli amanti del genere, che nella dimensione raccolta e con l’acustica del teatro trovano lo spazio ideale per godersi la loro musica preferita.
Una nicchia particolare, in questo contesto, è quella della Galleria Nazionale dell’Umbria, location prestigiosa perché contenitore della più preziosa collezione d’arte dell’Umbria, in cui trovano una perfetta ambientazione le proposte più esclusive: un jazz, verrebbe da dire, “da camera” per una piccola audience di intenditori.
Il terzo festival è quello delle piazze, dunque all’aperto e gratuito. A Piazza IV Novembre, presente in ogni edizione del Festival a partire dalla prima, si sono poi aggiunti, ormai da molti anni, i Giardini Carducci. È il legame con la Umbria Jazz delle origini: la musica per tutti, anche con generi popolari, come colonna sonora di una atmosfera di festa.
Potrebbe essere inclusa nel festival delle piazze, la marching band, ma in realtà è qualcosa di più: è il festival della città, che i Funk Off da venticinque anni e prima di loro le band di New Orleans, percorrono portandosi dietro il loro pubblico.
Il club di mezzanotte, paradiso dei nottambuli, si iscrive nella più tipica tradizione di Umbria Jazz, ma più in generale della storia del jazz. Qui è di scena una “house band” alla quale possono aggiungersi altri musicisti in quello che è un rito del jazz di ogni epoca, la jam session.
Il piacere della buona musica si coniuga con quello della buona cucina, alla Bottega del Vino, tutti i giorni, sia a pranzo che a cena; a la Taverna, a pranzo nei due weekend; nel Priori Secret Garden per l’aperitivo prima di cena. Un ristorante e un angolo snack, con un proprio palco, è in funzione nell’Arena, sia prima (per i possessori del biglietto) che dopo i concerti (aperto a tutti) e si può mangiare anche nei Giardini Carducci, dove il palco ospita la musica senza soluzione di continuità da mezzogiorno fino a molto dopo la mezzanotte.
Umbria Jazz dedica spazi importanti anche ai giovani musicisti. Parallelamente al Festival si svolgono le Clinics del Berklee College of Music di Boston. Il Conad Jazz Contest è riservato alle band emergenti. I gruppi finalisti si esibiscono sul palco dei Giardini Carducci. In cartellone c’è anche il programma di esibizioni di studenti dei corsi di jazz del Conservatorio "Francesco Morlacchi". Iconcerti pomeridiani di Piazza IV Novembre sono come da tradizione riservati ad orchestre di scuole e università, per lo più americane, ma non solo. UJ4KIDS, arrivata al quinto anno con crescente successo, promuove il jazz nelle scuole e avvicina i ragazzi al fascino della musica improvvisata.
Dalla collaborazione Umbria Jazz/Warner Music Italia nasce un disco/compilation con gli artisti presenti alle singole edizioni. Si tratta di un triplo vinile e di un triplo CD e di una versione scaricabile in versione digitale. È un catalogo di straordinario livello artistico, anche se necessariamente parziale: solo per fare qualche esempio, Miles Davis, Sonny Rollins,, Stan Getz, Chet Baker, Weather Report, Dexter Gordon, Dizzy Gillespie, Sarah Vaughan, Ahmad Jamal.
La Galleria Nazionale dell’Umbria, in collaborazione con la Fondazione Umbria Jazz, ospita nelle sue sale una mostra fotografica che documenta alcuni degli episodi più importanti della storia del Festival: fotografie che “raccontano” grande musica.
(Foto R. Cifarelli)
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