JazzLife, La vita con la J maiuscola.

Umbria Jazz presenta un format per web, tv e social che racconta il patrimonio artistico e culturale dell’Umbria grazie alle note di alcuni tra i jazzisti più noti del nostro panorama musicale.

04 Marzo 2021

Umbria Jazz anima di musica e bellezza i nostri giorni con una nuova iniziativa (con il sostegno del Ministero degli Esteri) battezzata "JazzLife, La vita con la J maiuscola". Si tratta di un format per web, tv e social media che raccontare l’immenso patrimonio artistico e culturale del nostro paese, attraverso gli occhi e le note di celebri musicisti del panorama musicale jazzistico italiano.

Ciascun appuntamento ha come filo conduttore un progetto musicale e una città dell’Umbria e ci fa incontrare personaggi del luogo, enogastronomia, arte e storia. A far da colonna sonora alla narrazione saranno musicisti capaci di vedere il nostro paese con occhi appassionati e punti di vista inaspettati.

Quattro sono gli episodi, ambientati in quattro luoghi storici di Umbria Jazz: Perugia e Orvieto, sedi delle versioni estiva ed invernale del festival, Gubbio e Castiglione del Lago, tappe delle prime edizioni itineranti della manifestazione negli anni 70.

Episodio 1 - Perugia

Il concerto si svolge al Cassero di Porta Sant’Angelo con il Fabrizio Bosso Quartet (Fabrizio Bosso – Tromba, Julian Oliver Mazzariello – Pianoforte, Jacopo Ferrazza - Contrabbasso, Nicola Angelucci – Batteria). Nel repertorio, oltre agli standard e all’improvvisazione, emerge anche l'originale cifra compositiva di Bosso. Un live ricco di nuove idee e nuova energia.

Episodio 2 - Orvieto

Il concerto si svolge al Duomo con Rita Marcotulli & Dado Moroni Duo, coppia d’assi del jazz italiano ed internazionale. La MArcotulli ha al suo attivo il progetto Caraviaggianti (che rende omaggio al genio di Caravaggio), il trio di Giovanni Tommaso dedicato a Gershwin, la partecipazione al festival benefico svoltosi ad Assisi dopo il sisma che colpì Norcia. e il concerto tenuto in Cina, sotto l’egida di Umbria Jazz, in onore del Presidente Mattarella nella sua visita di Stato nel febbraio 2017. Dado Moroni è uno dei pianisti italiani più apprezzati e richiesti in America.  

Episodio 3 - Gubbio

Il concerto si svolge al Teatro Romano con il Gianluca Petrella Cosmic Renaissance (Gianluca Petrella – Trombone, effetti; Mirco Rubegni- Tromba, effetti; Blake Franchetto – Basso elettrico; Federico Scettri – Batteria; Simone Padovani – Percussioni).Si tratta del progetto liberamente ispirato a Sun Ra (che suonò proprio in questa stessa piazza con la Solar Arkestra nella prima edizione di Umbria Jazz, nel 1973), una ricerca libera e personale che spazia tra diversi generi, dalla sperimentazione all’elettronica al mainstream.

Episodio 4 -Castiglione del Lago

Il concerto si svolge alla Rocca del Leone con il Gabriele Mirabassi Trio (Gabriele Mirabassi – Clarinetto; Nando Di Modugno – Chitarra; Pierluigi Balducci – Basso acustico). Gabriele Mirabassi è un clarinettista italiano che si muove con uguale disinvoltura sia nella musica classica che nel jazz. Ha collaborato con Richard Galliano, Enrico Rava, Enrico Pieranunzi, John Cage, Banda Sinfonica do Estado de Sao Paoulo, Gianmaria Testa, Erri De Luca, Ivano Fossati, Sergio Cammariere, Mina, Giorgio Rossi, David Riondino, Marco Paolini. Accompagnato da Nando Di Modugno alla chitarra e Pierluigi Balducci al basso acustico è l’autore di “Amori sospesi”: un progetto magico, dove la musica diventa crocevia di popoli e culture.

Ideatore del progetto è Michele Baggio, che ha dichiarato: «Mi riempie di gioia che Umbria Jazz abbia sostenuto questo progetto perché è un’istituzione che reputo sia un riferimento decisivo nella storia musicale del nostro paese e della diffusione della bellezza artistico culturale dell’Italia nel mondo. Musicisti internazionali e non adorano venire al festival di Umbria Jazz per la sua atmosfera coinvolgente, la cucina dal non saziarsi mai e concerti a tutte le ore in luoghi storici straordinari.” Avviandosi a festeggiare 48 anni di vita nel 2021 Umbria Jazz, con il sostegno del Ministero degli Esteri, vuole dare un nuovo impulso e un nuovo punto di vista alla fruizione della musica, proponendosi ad un nuovo pubblico composto non solo da appassionati di jazz, ma anche di arte e cultura.  

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