16 Giugno 2016
L’acqua utilizzata per cuocere la pasta (ma anche le verdure e il riso) non va buttata. Perché sprecarla, infatti, quando si presta a numerosi, utili usi? Eccoli, segnalati dal sito greenme.it.
Se l’acqua non è salata, lasciatela raffreddare e poi usatela per innaffiare fiori, piante, erbe aromatiche e ortaggi.
Versatela ancora calda nel lavandino dove ci sono i piatti sporchi. Aiuterà a sgrassarli meglio.
Se l’acqua non è molto salata si può usare per l’ammollo dei legumi secchi (ceci, fagioli, lenticchie, piselli). Con l’aggiunta di qualche fogliolina d’alloro, renderà i legumi più digeribili. Non va però usata successivamente per la loro cottura.
Può essere utilizzata per preparare gli impasti per pane, pizze, focacce, grissini. Ricordate però che probabilmente l’avete già salata, quindi aggiungete meno sale all’impasto.
Versate l’acqua nella pentola e posizionate sopra il cestello della cottura a vapore. Non sprecherete acqua e abbatterete i tempi di cottura, visto che l’acqua è già calda.
Un po’ di acqua di cottura rende più liquidi e omogenei i condimenti e le salse troppo densi, come il pesto.
Basta aggiungere all’acqua di cottura erbe aromatiche per avere un brodo base. Non esagerate con il sale, se l’acqua è stata precedentemente salata.
L’acqua di cottura del riso è molto ricca di amidi e serve per un impacco che rende i capelli molto più morbidi. Va applicata dopo lo shampoo e lasciata riposare un quarto d’ora prima di risciacquare.
Un vero toccasana per le gambe stanche e pesanti. Un accorgimento: unite all’acqua qualche goccia essenziale di lavanda (se volete rilassarvi) o di eucalipto (per un effetto rinfrescante).
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