31 Maggio 2016
È purtroppo uno degli alimenti più spesso contraffatti: olio di sansa spacciato per olio d’oliva, olio d’oliva venduto come olio extravergine d’oliva. Come fare per acquistare un prodotto di qualità e non essere truffati? Ecco le regole suggerite da greenme.it.
Se sono in vendita per pochi euro, non sono di qualità eccellente.
Le etichette devono essere leggibili, chiare e indelebili. Devono inoltre riportare marchio, luogo di produzione, processo produttivo, caratteristiche del prodotto, denominazione di vendita, volume nominale e data di scadenza entro cui consumarlo.
L’olio extravergine nasce dalla sola spremitura delle olive, non ha aggiunte di altre miscele o olii e ha un grado di acidità mai superiore all’1%. L’olio d’oliva invece è ricavato da una miscela di olio vergine e olio raffinato e ha un’acidità non superiore all1,5%.
Per fregiarsi del marchio DOP il produttore deve seguire un rigido disciplinare che riguarda l’intero ciclo produttivo dell’olio, comprensivo anche di raccolta e confezionamento. A valutare il prodotto è poi un "Ente di Certificazione" indipendente, appositamente incaricato e riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Il marchio IGP riguarda invece una sola fase del processo produttivo.
L’olio spremuto a freddo è migliore dal punto di vista chimico e organolettico.
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