23 Maggio 2016
È un modo di dire molto abituale, “contare le pecore per addormentarsi”, ma perché si usa dire così? Ecco la risposta, secondo il sito focus.it.
L’espressione risale alla fine del XIII secolo e compare nella celebre raccolta di storie “Il Novellino”. Si narra infatti di Ezzelino da Romano, potente signore feudale, che aveva assoldato un cantastorie per essere intrattenuto durante le sue lunghe notti insonni. Il cantastorie però, a differenza del suo signore, di notte aveva molto sonno, dunque escogitò questo astuto stratagemma. Iniziò a raccontare di un pastore, che doveva traghettare il suo numeroso gregge di pecore con una barca, che poteva ospitare un solo animale alla volta.
Il pastore caricò la prima pecora sulla barchetta, e la traghettò, iniziò a narrare il cantastorie. Scese a terra, sbarcò la pecora e si recò di nuovo sull’altra riva per caricare la seconda pecora… A questo punto l’uomo interruppe il racconto. Ezzelino, spazientito, lo rimproverò, chiedendo perché mai si fosse interrotto. Ma il sagace cantastorie fu pronto a rispondere al suo signore che, per continuare la storia, il pastore doveva prima traghettare tutte le pecore, ed erano davvero tante… Ezzelino rise della trovata ingegnosa del cantastorie e gli permise di dormire. Da allora “contare le pecore” è entrato a far parte del nostro modi di dire.
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